Attualità
|
01/06/2009 11:26

Il gruppo ex An molla Incardona e si sposta verso Nino Minardo

di Redazione

Acate – La rimozione di Andrea Menza e la nomina del nuovo assessore Concetta Azzara, sta scatenando reazioni a catena nella politica acatese, mentre non si escludono migrazioni di gruppo verso altri referenti politici a livello provinciale. Non ci sta una parte del Pdl, ossia quella che fa riferimento all’ex sindaco Gaetano Masaracchio, e neanche il consigliere Gianfranco Ciriacono che si è dimesso da capogruppo proprio per prendere le distanze da Luigi Denaro e Carmelo Di Martino, colpevoli di aver ritirato la loro firma dagli emendamenti.

Anche l’opposizione incalza. A suscitare scandalo è che, con la new entry Azzara, lontana cugina di Luigi Denaro, salgono a quattro i parenti dei consiglieri che sono in giunta. E se il Pd parla ironicamente di «tragicommedia», a lanciare il vero affondo è l’ex sindaco Gaetano Masaracchio. «Noi non abbiamo nulla nei confronti del nuovo assessore – ha spiegato Masaracchio – ma contestiamo l’ennesima anomalia in giunta per la presenza di un parente. È questo l’aspetto più grave e squalificante sia per chi l’ha proposto e per chi l’ha avallato. Al sindaco rimprovero, non tanto di avere destituito Menza, quanto di avere ceduto non a uno ma a diversi ricatti degli avventurieri della politica. E come se non bastasse, c’è pure un problema di merito e di metodo. La notifica della destituzione a Menza è arrivata solo dopo avere nominato il nuovo assessore e senza spiegarne le motivazioni.
Accanto lui c’era l’ex assessore. «Nessun attaccamento alla poltrona – ha spiegato Menza – perché le mie dimissioni erano previste al completamento dei due anni e mezzo e non dopo solo nove mesi. Se non mi sono dimesso è perché me lo hanno chiesto il mio gruppo e il presidente del consiglio provinciale Giovanni Occhipinti».
Ed è verso la componente di area forzista del deputato Nino Minardo che il gruppo si prepara a traghettare, non riconoscendo più Carmelo Incardona come punto di riferimento.
Per il Pd «dalla farsa si è passati alla tragedia e i veri beffati sono i cittadini».


Maria Teresa Gallo

Gazzettadelsud