Attualità
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20/02/2012 10:42

Il manifesto 6×3 è volgare? A Comiso si oscura

"A tutto c’è un limite" ha detto l’assessore alla Cultura Maria Rita Schembari

di Lucia Fava

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Il 6x3 contestato
Il 6x3 contestato

Comiso – Se l’obiettivo di ogni pubblicità che si rispetti è “colpire” il potenziale acquirente e riuscire a far parlare di sé, quello posto all’uscita di Comiso, di fronte al parco Baden Powell, ha colto nel segno.
Forse troppo, visto che dopo qualche giorno è stato addirittura “censurato”. È apparso eccessivo, troppo maschilista, e così, con buona pace di quanti lo avevano invece apprezzato, è stato parzialmente coperto con una striscia azzurra. “A tutto c’è un limite” ha detto l’assessore alla Cultura Maria Rita Schembari – Tornavo ieri, verso casa, avevo concluso come tante altre donne e mamme la mia prima mezza giornata di lavoro e, figlie al seguito, pensavo tra me e me al pranzo da mettere in tavola quando, al limite di via San Biagio, la mia attenzione è stata calamitata da quel grande cartellone pubblicitario. Il corpo femminile, in quella postura e con il volgare doppio senso dello slogan, perde tutto il suo fascino per diventare semplicemente e banalmente volgare”.
“Non si tratta di censurare – ha aggiuntola Schembari – ma di lamentare il fatto che ancora oggi non si è compreso che libertà non vuol dire assenza di regole e di limiti. Oggi, quando tante donne dimostrano giorno dopo giorno di essere capaci e intelligenti in tutto quello che fanno e lo dimostrano con una fatica elevata all’ennesima potenza rispetto ai colleghi uomini, un tale degrado e una tale regressione culturale, per cui il corpo seminudo e ammiccante di una donna serva a “vendere” qualcosa, deve offenderci tutti, uomini e donne”.
Il cartellone pubblicitario in questione è affisso in tutti i comuni dell’area iblea. E si era già fatto notare. A Comiso la presa di posizione dell’assessore alla Cultura.

La Sicilia