Parla il vicesindaco di Vittoria, Salvatore Garofalo
di Redazione


Comiso – Il Muos è un innovativo sistema di antenne militari che è in fase di costruzione a Niscemi, ad opera degli Stati Uniti.
I niscemesi cittadini stanno combattendo una lunga e dura battaglia contro l’installazione a stelle e strisce. Si teme soprattutto per la salute degli abitanti della zona, e ai rischi di inquinamento elettromagnetico.
Della vicenda si è discusso oggi pomeriggio al circolo Sel di Vittoria, per sottolineare una nuova problematica: il rischio che il vicino aeroporto di Comiso non possa «decollare» a causa della presenza del Muos e delle sue onde disturbanti per i velivoli.
«Come Comune di Vittoria», ha spiegato il vicesindaco Salvatore Galofaro, «dovremmo preparare un piano del rischio aereonautico e martedì scorso durante un incontro in prefettura ho sottolineato le mie perplessità sulla presenza del Muos collocato a poca distanza dall’aeroporto».
Le perplessità dell’esponente del comune ipparino derivano anche dagli articoli e dalle inchieste del giornalista Antonio Mazzeo, presente al dibattito, il quale ha sottolineato un paradosso: «Gli americani avevano deciso di installare il Muos a Sigonella già nel 2005 ma prima avevano commissionato due diversi studi a delle società del settore elettromagnetico e i risultati furono identici. Ossia che il Muos avrebbe potuto provocare dei problemi per il traffico aereo e per i sistemi di bordo, specie per gli aerei militari senza pilota».
Mazzeo ha anche aggiunto che lo studio americano metteva in guardia da alcuni problemi che potevano sorgere in merito ai sistemi di conduzione elettronica e che avrebbero potuto portare anche allo scoppio delle testate di Sigonella. Per questi motivi si è creata una certa apprensioni sulle sorti dello scalo di Comiso.
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