Attualità
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09/08/2007 00:00

Il Pd nasce in un mare di confusione

di Redazione

Caos; è la parola d’ordine del nascitura Partito Democratico della provincia di Ragusa, che incassa, sinora, solo problemi. Ai bordi della culla, ci sono gli strepitii di chi, come Donata Militello e Salvatore Giaquinta, si sentono esclusi dai posti che contano, e soprattutto, dal contributo delle idee; poi c’è la società civile, che dovrebbe essere parte integrante, ma che si lamenta dei politici e del loro atteggiamento. A ciò aggiungiamo Roberto Ammatuna, che più tempo passa e meno le manda a dire a Venerina Padua ed ai suoi, ed il quadro è quasi completo. Quasi, perché la causa che in questo momento annienta il nascituro, si chiama Antonio Borrometi, la fronda modicana della Margherita, quelli della diaspora dei petali. Qualche giorno fa, l’ex deputato nazionale, ha detto quello che molti pensavano ma pochi avevano il coraggio di dire, ovvero che era arrivata l’ora di parlare con i moderati di là, quelli dell’UDC, ad esempio. Apriti cielo, anche perché molti hanno pensato che, seppure ritardata, l’esternazione di Borrometi fosse la riposta alle avance di Drago dell’inizio 2007, che poi, trovarono, al momento elettorale, solo un briciolo di risultato nell’accordo, peraltro perdente, di Pozzallo fra il gruppo Vindigni e la Margherita, per sostenere Emanuele Pedilliggieri. Oggi, invece, le cose sono cambiate e Borrometi lo ha detto, innescando un bel problema nella Margherita iblea e nei rapporti con gli altri alleati della coalizione, ricevendo improperi ed invettive anche da chi, in questi dibattiti di alto livello, ci sta come il cavolo a merenda, ma anche ricevendo sensate critiche da chi, come Vito D’Antona, ha giustamente palesato le sue remore ideali sulla questione. Ma Peppe Drago, la scintilla, cosa pensa di queste ore e di questi dibattiti nel nascituro partito Democratico ? E intanto c’è, in queste ore, l’intervento di Rimno Piscitello. “Condivido molto l’approccio di Ammatuna, Borrometi e Di Stallo anche perchè l’apertura ad UDC ed MpA è una soluzione per il centrosinistra: non possiamo stare sempre all’opposizione». È il pensiero dell’onorevole Rino Piscitello, componente della direzione nazionale della Margherita, che sarà pubblicato domani dal Giornale di Sicilia. Piscitello ha detto che l’apertura a nuove forze “vuole dire costruire nuovi percorsi con quei pezzi che non sono organici al centrodestra e mi riferisco all’MpA o con forze, che seppur organiche alla Casa delle Libertà, vedi l’UDC, più avanti potranno fare cose con noi”.