Attualità
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26/08/2007 00:00

Il Pd si preoccupi di coinvolgere tutti

di Redazione

Non è il momento di discutere della linea politica del Partito democratico. E’, invece, necessario che tutti abbiano la possibilità di contribuire ai processi decisionali, senza emarginare le minoranze e senza gestioni oligarchiche. Il dibattito sul futuro Partito democratico non si ferma. E’ animato esclusivamente dai rappresentanti della Margherita (i Ds, escluso Caruano, continuano a tacere), ma sembra appassionare più di qualsiasi altra cosa.
Le considerazioni iniziali sono quelle del capogruppo consiliare della Margherita Carmelo La Porta, che annuncia l’intenzione di aderire alla candidatura di Enrico Letta per la guida nazionale del partito. La Porta non mostra particolare interesse per l’argomento del momento: le alleanze future, mettendo ai margini gli estremisti e dando spazio a Udc ed Mpa. «Il tela delle alleanze – spiega La Porta – va dibattuto all’interno dei congressi del partito democratico enon prima che questo nasca. Mi pare una questione seria, ma tempisticamente mal posta».
Le priorità per La Porta sono altre, a cominciare dal coinvolgimento completo della gente, che vada oltre «gli steccati delle tre aree di riferimento del Partito democratico». Per La Porta, «tutti i soggetti coinvolti devono trovare accoglienza e possibilità di contribuire ai processi decisionali senza leadership precostituite».
L’ultima proposta lanciata dal capogruppo della Margherita in Comune (che chiede l’attivazione «da subito del comitato provinciale») riguarda le primarie del 14 ottobre: «A livello nazionale e regionale si voterà con le liste bloccate: di peggio non si poteva fare. A livello locale proviamo a dar peso alla libertà dell’elettore: oltre alla scheda ufficiale, nella quale si vota la lista, consegniamo una seconda scheda in cui esprimere la propria preferenza. Così si stabilisce chi ha veramente il consenso elettorale».