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24/09/2012 20:42

Il Pdl a Rustico: revoca Dibenedetto, il traditore

Aveva attaccato il sindaco

di Redazione

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Massimo Dibenedetto
Massimo Dibenedetto

Ispica – Il Pdl ispicese invita il sindaco avv. Piero Rustico a revocare, l’incarico di assessore, al rag. Massimo Dibenedetto.

“Quando si assumono posizioni chiare come quella di abbandonare il partito nel quale si è stati eletti e grazie al quale si siede in Giunta, per transitare in un altro, correttezza vorrebbe che si presentassero le dimissioni dalla carica ricoperta.

Quando, poi, tali posizioni vengono assunte a mezzo stampa e con toni da opposizione estrema, si dimostra di essere legati alla poltrona e non più agli ideali nobili di cui oggi la politica necessita.

In mancanza di tale lineare e coerente condotta, il PDL ispicese si vede costretto a richiedere formalmente il sollevamento dall’incarico dell’assessore Dibenedetto”.

 

Il divorzio  tra Leontini e Rustico di cinque giorni fa

 

La lite in verità è nata dal tentativo di Rustico di candidarsi alle Regionali in opposizione a Leontini, o nel Pdl, o in Grande Sud.

Tentativo naufragato con il ritiro della canidatura di Rustico nel Pdl, la sua sostituzione con quella di Mommo Carpentieri, e la promessa di Nino Minardo di candidare Rustico alla presidenza della Provincia. 

Il divorzio era nell’aria, tra Rustico e Leontini e  si è consumato  cinque giorni fa in una conferenza stampa a sorpresa.

Leontini con a fianco l’assessore Massimo Dibenedetto, gli ex assessori Marco Genovese e Serafino Arena, i consiglieri Titta Genovese, Carmelo Padova, Meluccio Fidelio, Salvatore Spatola ha polemizzato contro le posizioni assunte dal sindaco Rustico di recente di “onorarsi di appartenere al Pdl e di volersi impegnare, in questa campagna elettorale, a sostenerne i candidati”.

Nella stessa occasione l’assessore allo spettacolo Massimo Dibendetto ha annunciato di aver protocollato le dimissioni e i consiglieri della maggioranza Meluccio Fidelio e Carmelo Padova hanno dichiarato di passare immediatamente all’opposizione.

Il consiglio ha quindi ad oggi dieci consiglieri nella maggioranza, dieci nell’opposizione.

Duro poi l’attacco mosso a Rusticoi: “Non ricorda forse egli, che Leontini ha contribuito in modo determinante alle sue due elezioni a Sindaco di Ispica e che lo stesso Leontini lo ha difeso incondizionatamente, tutte le volte che egli ha litigato con assessori e consiglieri comunali: Milana, Strano, Cuscusa, Arena, Genovese, Spadola, Lauretta? Rustico prima ha manifestato, in tutte le occasioni pubbliche e private più o meno recenti, la sua adesione alle posizioni dell’Onorevole Leontini e  poi il 31 Agosto 2012 ha fatto una dichiarazione sparata alle spalle: “Il mio partito è solo il Pdl, di cui sono Sindaco. Se Nino Minardo non dovesse essere candidato, io vorrò essere della partita, anche perché non tradisco gli elettori candidandomi, perché non ho l’obbligo delle dimissioni. Anzi rafforzerei in caso di vittoria la mia città”. Ci sorprende – continuano Leontini, Dibenedetto e gli altri consiglieri comunali vicini a Leontini che Rustico dalle parole passi poi ai fatti e accetti la candidatura nel Pdl con Occhipinti e Assenza e dopo, fatto fuori dai pidiellini modicani che hanno voluto la canidatura di Mommo Carpeintieri, viene licenziato e per non darsi vinto dichiari di rinunciare alla corsa per Palermo per il “bene della comunità. La sua esclusione è stata mascherata come rinuncia. Il continuo girovagare alla ricerca di candidature, nel frattempo, danneggia il Comune, lasciato allo sbando. Dulcis in fundo. Il Sindaco di Ispica, che promette il suo impegno per i candidati forestieri del Pdl, violenta la storia del suo popolo, che ha sempre affermato una ferrea logica di sostegno al candidato ispicese, anche quando nella stessa elezione votava il deputato socialista e la senatrice missina. Oggi cosa si pretende? Rustico è venuto meno ad un patto personale ed ha infranto un progetto politico. Egli continui a fare il Sindaco, ma faccia a meno di noi. Un’attività amministrativa si sostiene se alla base ci sono la collaborazione e la fiducia reciproca. Egli sarà in opposizione a noi. Noi in opposizione a lui”.