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Catania – La pagina ‘università’ del quotidiano “La Sicilia” di oggi, mercoledì 7/10/09, dà voce alle considerazioni del prof. Vincenzo Di Cataldo. Il preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania parte dai risultati più che positivi, in termini di gradimento della didattica, manifestati dagli iscritti presso la sede decentrata di Ragusa nel corso di un recente sondaggio: «L’88% degli iscritti a Giurisprudenza si dichiarano “molto o abbastanza soddisfatti” della didattica che viene proposta nella sede ragusana. Il dato è di per sé estremamente buono ma lo diviene ancor di più se si considera che l’attività viene prestata in condizioni difficili».
La stessa indagine aveva infatti rilevato che appena il 43% degli intervistati si diceva soddisfatto delle strutture e solo il 18 % dichiarava di avere trovato in biblioteca il materiale che cercava. Quasi corale inoltre la valutazione negativa legata “all’incertezza che pesa sul futuro della sede iblea”: 84% degli intervistati.
«Il dato non stupisce – continua il preside Di Cataldo – visto che nella sede di Ragusa della Facoltà di Giurisprudenza la costituzione di una biblioteca è stata appena avviata. E’ ovvio che il problema della costruzione di strutture non è un problema solo economico. Anche con un budget illimitato non si potrebbe costruire una biblioteca in un mese. Non si tratta infatti solo di acquistare dei libri, occorre preventivamente selezionarli e questo lo fanno i docenti e più in generale i ricercatori, che operano nella sede e con il proprio lavoro di ricerca individuano ciò di cui c’è bisogno in quella biblioteca».
Il prof. Di Cataldo conclude: «Solo se si riuscirà a sostituire l’incertezza di oggi con una stabilità e continuità, il lavoro dei ricercatori – gli stessi la cui attività nel settore della didattica è stata così ampiamente apprezzata – farà la sua parte e contribuirà a migliorare anche le strutture. Altrimenti il peso dell’incertezza finirà per erodere l’entusiasmo e per distruggere anche ciò che di buono oggi c’è».
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