Attualità
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30/01/2011 22:00

Il programma di Sergio Guastella per Ragusa

Ha parlato di "campanelli d'allarme" ignorati dal dibattito politico, come "la morte di un ragazzo per avere perso il lavoro"

di Telenova

Sergio Guastella
Sergio Guastella

Ragusa – Non un libro dei sogni, ma progetti da mettere a confronto con chi vuole condividere un percorso comune. Idee che poi si trasformano in atti concreti. Sergio Guastella, candidato alle primarie del Pd per le elezioni amministrative, ha incontrato sabato mattina la stampa nel corso di un incontro aperto anche ad iscritti e simpatizzanti. Ha parlato di “campanelli d’allarme” ignorati dal dibattito politico, come “la morte di un ragazzo per avere perso il lavoro”, il triste primato per l’impennata di cassaintegrati, il “degrado etico del tessuto sociale locale. Ragusa – ha detto Guastella – ritorni ad essere una città normale. Una città in cui tutti abbiano le stesse opportunità, senza doversi chiedere di quale schiera si fa parte, quella degli amici o quella dei nemici”. Ambiente, giovani, cultura, vera integrazione degli immigrati, rivalutazione del centro storico, urbanistica che guardi allo sviluppo della città e non all’interesse di pochi. Le sue idee sono chiare e condivise da un folto gruppo di persone. Tanti giovani, per i quali Guastella pensa ad una politica non di mera assistenza. “Devono essere considerati non parte passiva – ha detto il candidato alle primarie del Pd – ma parte attiva”. Il centro storico? Non deve essere ridotto a un ghetto, mentre le periferie non devono rimanere “cattedrali nel deserto” senza servizi. “Una città” ha aggiunto Guastella “in cui si ripristini l’idea del bello, perché un processo di democratizzazione urbana può contribuire a ridurre anche il disagio sociale”. Ambiente come maggiore risorsa per il turismo: non mummificare il territorio, ma assumersi il dovere di conservarlo. Pensare non solamente al quotidiano, “come si limita a fare il centrodestra”, ma fare scelte pensando al futuro.