Ha 21 anni
di Saro Cannizzaro
Modica – Anche l’unica ragazza del gruppo arrestato nel corso dell’operazione “Campailla”, eseguita dai carabinieri lo scorso mese di ottobre, resta in carcere. Il Tribunale del Riesame di Catania ha, infatti, rigettato l’istanza di remissione in libertà o di una misura restrittiva meno pesante presentata dall’avv. Angelo Iemmolo, difensore di Mariagrazia Sammito di 21 anni, modicana, in atto detenuta nel braccio femminile del carcere di Ragusa. Negli stessi termini si era espresso anche il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modica, Patrizia Di Marco, lo scorso 16 novembre. In precedenza il Riesame aveva detto di no anche alle istanze presentate dagli avvocati Carmelo Scarso, Raffaele Pediliggieri, Mario Caruso e Giovanni Favaccio e riguardanti gli altri giovani coinvolti ovvero Mauricio Edgar Affè, 22 anni, Billel Jallabi, 23 anni, tunisino residente a Modica, Tiziano Cicciarella, 19 anni, e Rosario Lipari, 30 anni: Per Gianluca Nanì, allo stato non ci sono pronunciamenti visto che era stato arrestato dopo alcuni giorni, ma dalla polizia sempre per detenzione ai fini dello spaccio di droga, e che nell’operazione era stato posto in una posizione marginale tanto da essere interessato solo da un ordine di presentazione alla polizia giudiziaria fino a quando non è stato arrestato. L’ultimo dei giovani coinvolti è Marco Ruta, 25 anni, per il quale, in atto, non risulta alcuna istanza per la modifica dell’ordine di custodia cautelare in carcere per cui anche questi è detenuto. Le indagini portarono a scoprire la presenza di un gruppo di giovani dediti allo spaccio di droga nella centralissima Piazza Campailla, alle spalle della più importante Piazza Matteotti. A questo punto è presumibile che si dovrà attendere la conclusione delle indagini per sperare in un “ripensamento” dei magistrati per la modifica degli ordini di custodia cautelare in carcere. Nanì e Affè durante l’interrogatorio di garanzia erano stati gli unici ad avvalersi della facoltà di non rispondere. Un’ora dopo avere lasciato la stanza del Gip, Nanì fu arrestato poiché trovato in possesso di droga nascosta negli slip.
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