Servono 14 voti
di La Sicilia
Ispica – La notizia era nell’aria, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, il Partito democratico ha ufficializzato la notizia di avere dato il via alla sottoscrizione della mozione di sfiducia al sindaco Piero Rustico, presenti il segretario cittadino Gianni Stornello, ed i consiglieri comunali Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo. E’ stato il segretario Stornello ad illustrare i motivi della richiesta sbandierando il documento sottoscritto dai due consiglieri, documento che domani mattina sarà depositato nell’ufficio di presidenza del Consiglio, a Palazzo di città, tutti i consiglieri saranno invitati alla sottoscrizione.
Il documento, nei fatti, è una richiesta motivata di convocazione del Consiglio, con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia al sindaco Piero Rustico. Basteranno otto firme, a termine di regolamento, per rendere esecutiva la richiesta, ma segretario e consiglieri hanno fatto capire a chiare lettere, nel corso dei loro interventi, che puntano alla raccolta di 14 firme di consiglieri per rendere poi esecutiva la sfiducia nel corso dei lavori consiliari con il voto. In pratica sperano, pensano, di ottenere anche firme di consiglieri che in atto sostengono la Giunta municipale. Accuse a 360° per il centrodestra da parte del segretario Stornello, centro destra ritenuto colpevole di «avere spento Ispica». Sottolineato da parte di tutti il comportamento responsabile del Pd, nel Consiglio comunale, che di fatto ha impedito il via al dissesto che avrebbe comportato scuramente problemi più gravi e perdite occupazionali. Segretario e consiglieri, poi, hanno ribadito con forza, che non intendono essere coinvolti nel piano di riequilibrio finanziario qualora gli atti interessati venissero portati in Consiglio ai limiti della scadenza previsti dalla legge e decorrenti dall’approvazione dell’atto.
Nel corso degli interventi chiamato in causa anche la revisione del Prg, deliberato dal Consiglio e a sentire le dichiarazioni mai pubblicato. Ne è stata chiesta la revoca. Dura la motivazione. «L’operato del sindaco Piero Rustico – si legge fra l’altro – in questi anni di mandato, si è caratterizzato per gravi inadempienze dei più elementari dettami di buona gestione politico-amministrativa, oltre che per gravi inadempienze programmatiche. Lo stato di immobilismo in cui versa il Comune di Ispica è sicuramente un dato di fatto inconfutabile. Oggi Ispica è isolata totalmente, è paralizzata anche nell’affrontare i più piccoli problemi quotidiani, è priva di prospettive di crescita e di sviluppo. Inoltre, le gravi difficoltà sul piano della dialettica politico-amministrativa, in questo periodo di governo, hanno visto montare progressivamente un generale malessere tra assessori e consiglieri espressi dall’ex maggioranza, a causa della mancanza di interlocuzione con il sindaco, indifferente al dovere discendente dal ruolo istituzionale di collaborazione e dialogo con Giunta e Consiglio». Viene chiesta la convocazione del Consiglio comunale «al fine di mettere in discussione e deliberare la presente mozione di sfiducia al sindaco Rustico».
Presentata la mozione di sfiducia
I consiglieri comunali del Partito Democratico di Ispica, Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo, hanno depositato nell’Ufficio della presidenza del Consiglio comunale la mozione per la sfiducia al sindaco. L’iniziativa era stata preannunciata sabato mattina nel corso di una conferenza stampa nella quale il gruppo dirigente del Pd cittadino ha spiegato i motivi di questa iniziativa e chiarito anche i particolari di natura tecnico-procedurale. Le norme vigenti sull’argomento prevedono che la sfiducia al sindaco venga richiesta da almeno otto consiglieri comunali e che a votarla in Consiglio siano almeno quattordici componenti il massimo consesso cittadino. E’ per questo che il Pd chiede che, già al momento della firma della mozione per chiedere la seduta consiliare, firmino in quattordici, in modo da dare certezza del buon esito dell’iniziativa.
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