Cultura
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06/10/2015 18:52

Il sogno dell’eroe

Una nuova fatica di Andrea Ambrosino

di Irene Savasta

Andrea Ambrosino
Andrea Ambrosino

Andrea Ambrosino si conferma, con la sua nuova fatica letteraria, autore di grande versatilità. Uscirà nelle librerie il 22 ottobre 2015 “Il sogno dell’eroe”, secondo libro dello scrittore fiorentino innamorato dei paesaggi aspri del sud ed edito dalla Società Editrice Fiorentina. L’autore, che con il suo primo lavoro, “Vento Canale”, ci aveva immerso nel clima afoso di Scaletta Zanclea e ci aveva fatto appassionare ad un giallo dalle tinte noir, si propone adesso al grande pubblico con un lavoro completamente diverso per genere e per stile. “Il sogno dell’eroe”, infatti, è un libro per ragazzi, una fiaba dal retrogusto antico tanto quanto le vicende che racconta, arricchito dalle splendide illustrazioni curate da Paola Fanucchi. Dedicato al figlio dell’autore, “Il sogno dell’eroe” è un piacevole e scorrevole racconto della buonanotte che non ha però come soggetto un personaggio classico da fiaba dei fratelli Grimm. L’elemento fantasy, infatti, affonda le radici nell’Antica Grecia, nel mito, in un paese non meglio identificato ma che si trova su un’Isola, in riva al mare, probabilmente vicino a Creta. Miti ed eroi, dei e uomini leggendari si mescolano in questo racconto dalla morale per nulla scontata e dal finale aperto, considerando soprattutto il genere letterario a cui appartiene. Il protagonista della vicenda, il bambino dodicenne di nome Tancredi, accompagnato sempre dal fedele gatto Papola, intraprende un viaggio dopo un sogno misterioso, una sorta di cammino che da ragazzo lo porterà a diventare eroe. Sullo sfondo, lo scoppio di una guerra, anzi della guerra per eccellenza: quella fra troiani e greci. La trama risulta fluida, piacevole, ben congegnata: ogni tassello che apparentemente sembra mancare all’inizio della storia, viene risolto pian piano con lo scorrere delle pagine, tradendo il grande amore per il genere giallo dell’autore. Che Tancredi sia il ragazzo del destino, lo si evince già dalla sua nascita: ritrovato in fasce da colui che gli farà da padre, Nereo, cresce “segnato” dal fato che la dea Atena già preannuncia in una visione a Nereo stesso e al ragazzo in sogno. Tancredi, “colui che pensa prima di parlare”, grazie al dono ricevuto dalla dea (un bellissimo elmo) e a quelli fatti da Nereo al momento dell’improvvisa partenza (un arco e una faretra), riuscirà a far diventare il viaggio verso il castello del suo sogno il vero allenamento e il vero fulcro della vicenda. E uno di questi incontri casuali durante il suo cammino diventerà proprio la chiave di volta per vincere la sua prima battaglia da giovane guerriero, riuscendo addirittura a far battere in ritirata il dio Marte senza neanche aver scoccato una freccia…
Andrea Ambrosino, in prefazione, racconta di aver trascritto questa storia dal greco e rivela di aver ricevuto in dono dalla madre un’antica pergamena, ritrovata in Grecia da nonno. Il finale, infatti, resta sospeso, aperto, e l’autore ha avuto l’interessante idea di “colmare” la curiosità del lettore raccontando le vicende mitiche dei personaggi apparsi nel racconto. Si rimane un po’ perplessi soltanto di fronte al personaggio non personaggio, il gatto Papola, che ha nel racconto solo la funzione di accompagnare il protagonista, un po’ come la coperta di Linus. Qualche parola sulle bellissime illustrazioni della Fanucchi che ricordano moltissimo, per tratto e per stile, i personaggi tipici dei manga più che quelli della tradizione italiana, in particolare quelli dell’opera ambientata nell’antichità, “Heureka!”, che ha per protagonisti due personaggi leggendari, Damippo e Claudia.