«Le osservazioni potranno apportare solo ulteriori migliorie»
di Michelangelo Barbagallo


Ragusa – Il nuovo soprintendente di Ragusa, Alessandro Ferrara è disponibile al confronto costruttivo sul Piano Paesistico.
Una disponibilità ribadita e manifestata ieri mattina nel corso di un incontro alla Provincia regionale alla presenza dei capogruppo consiliari. A presiedere l’incontro il presidente Franco Antoci, e gli assessori Salvo Mallia e Enzo Cavallo.
“Le osservazioni – ha sottolineato Ferrara – potranno apportare solo ulteriori migliorie, rassicuro pertanto che tutto il materiale che ci sarà fatto pervenire sarà preso in alta considerazione”. Commenti positivi dalla Provincia. “Il sovrintendente – dichiarano Antoci e Mallia – nel sottolineare l’impossibilità di revoca del piano, eccezion fatta per una decisione che potrebbe scaturire dal ricorso al Tar, ha confermato la disponibilità ad accogliere le osservazioni che saranno presentate”. Ma sul piano il dibattito è sempre alto. Il delegato al turismo del Comune di Ragusa, Filippo Angelica, auspica una concreta autocritica da parte della classe politica. “Su questa vicenda non si è riusciti nemmeno a fare autocritica – dice – soprattutto nel modo in cui la politica iblea riesce a “governare” gli eventi, talvolta rincorrendoli. Dov’era la deputazione regionale quando si sviluppava l’iter di redazione e adozione del piano? E quali occasioni di confronto ha messo in campo per coinvolgere i settori produttivi del territorio? Solo grazie all’azione del sindaco Dipasquale si è riusciti ad avviare un confronto col mondo agricolo per poi fare sintesi delle osservazioni da presentare con la speranza di riportare il piano come vero strumento di salvaguardia del territorio e non come un arnese della politica, e in particolare del governatore Lombardo, per pareggiare conti in sospeso. E se non ci fosse stato Dipasquale? Penso che questo piano vada rivisto facendolo diventare un buon piano. Del resto mi sembra giusto riconoscere del merito a chi lo ha redatto nella parte relativa alla tutela del territorio dall’aggressione di fotovoltaico e trivellazioni”. Ma sul piano la polemica è sempre dietro l’angolo. L’on. Carmelo Incardona risponde tra le righe all’on. Fabio Granata che aveva parlato di un eccessivo allarmismo. “Nessun allarmismo – ribatte Incardona – ma il piano ci penalizza e va cambiato. Il piano è certamente uno strumento necessario, di programmazione, ma quello al momento pubblicato dall’assessorato è sbagliato nel merito e ancor prima nel metodo. Sono state mortificate le autonomie e le istituzioni locali, la vocazione imprenditoriale e territoriale della provincia di Ragusa”. E a contestare Granata anche il consigliere comunale del Pdl Massimo Occhipinti: “Granata? Si occupi di tanti altri temi che in Sicilia attendono ancora soluzioni. E poi, come mai, onorevole Granata ci sono province siciliane che cominceranno a discutere dei loro piani nei primi mesi del 2011? Per tutta questa priorità per Ragusa?”.
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