Ha votato il 78,94% degli aventi diritto. Di Giorgio seppellito di voti
di Redazione


Ispica – Ha votato il 78,94% degli aventi diritto.
Pietro Rustico, appoggiato da 6 liste (Sviluppo e solidarieta’ per Ispica – Popolari liberali, Alleanza Azzurra per Ispica, Rustico sindaco, Udc, Ispica domani – Tradzione e progresso e Pdl), e’ stato eletto sindaco di Ispica, in provincia di Ragusa. Ha ottenuto 6.340 voti, pari al 61,23%.
Al secondo posto Giuseppe Barone, sostenuto da 6 liste (Liberta’ buon governo, Insieme per Ispica, Pd, Allenaza per l’Italia, Idv e Mpa), con 3.843 voti, pari al 37,12%.
Terzo Giuseppe Di Giorgio, della lista Movimento primavera ispicese, con 171 voti, pari al 1,65%.
Il centrodestra è accreditato di 14 consiglieri su 20.
Nell’Udc primo, e di gran lunga, Gianni Tringali, secondo Cesare Pellegrino, terzo Paolo Monaca.
Saranno eletti Serafino Arena, Massimo Dibenedetto, Carmelo Padova e Anna Infanti nel Pdl, Gianni Tringali e Cesare Pellegrino nell’Udc, Mario Santoro nei Popolari Liberali, Titta Genovese, Giovanni Lauretta nella lista Rustico sindaco, Carmelo Oddo in Ispica domani.
Nel centrosinistra Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo nel Pd, Salvatore Milana e Anna Maria Gregni in Insieme per Ispica e Salvatore Rustico e Biagio Solarino per Libertà e Buon Governo.
L’amarezza di Barone
Pippo Barone ha preso remila voti, contro gli oltre cinquemila dell’avversario; con la sua lista civica (Libertà e buon governo) potrebbe anche ottenere due consiglieri comunali.
«Accetto serenamente – ha commentato Barone dopo aver appreso della vittoria di Rustico – il risultato di queste elezioni amministrative. Sono orgoglioso della campagna elettorale condotta e del programma presentato ai concittadini. Un programma che – aggiunge – non cadrà nel vuoto, visto che i consiglieri comunali di Libertà e buon governo lotteranno per portare avanti i punti salienti del nostro progetto politico. I lusinghieri consensi ricevuti dagli ispicesi – conclude – significano molto per me in termini politici, in quanto rappresentano quella parte della città che non condivide l’operato di Rustico, portato avanti negli ultimi cinque anni di governo cittadino».
Di Giorgio, seppellito di voti. Degli altri
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