di Redazione

Roma, 9 giu. “Non siamo in una situazione di emergenza. Siamo in una situazione difficile, ma strutturale”. Così Carlotta Sami, portavoce in Italia dell’Unhcr, intervenuta a ‘Effetto Giorno’, su Radio 24. “Siamo a 8.000 arrivi circa nel fine settimana ha spiegato Sami 52mila dall’inizio dell’anno e stiamo arrivando ai numeri del 2011. Questi aumenti nel corso degli anni si stanno verificando in maniera strutturale”. ”Da diversi mesi ha proseguito stiamo esprimendo preoccupazione sull’accoglienza e continuiamo ad esprimerla, perché ancora non sembra essersi consolidato un piano. Che non può essere un piano solo italiano: parliamo di rifugiati in primo luogo siriani, eritrei, di cui l’Ue deve farsi carico perché hanno diritto ad essere accolti”. Il motivo per il quale è aumentato il flusso di migranti, ha sottolineato la portavoce in Italia dell’Unhcr, ”é prima di tutto il fatto che la guerra siriana sta diventando devastante: ogni secondo c’è una famiglia siriana che si sposta dalla sua città. E il secondo punto è l’instabilità di una serie di Paesi del Nord Africa, a partire dall’Egitto dove le famiglie siriane trovavano accoglienza e soprattutto la Libia, dove ci sono anche concentrazioni di organizzazioni criminali che favoriscono il traffico di esseri umani”.
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