di Redazione
In Sicilia finisce tutto secondo previsione: anche le ultime liste presentate per le politiche (Pd, Udc ed Mpa) non registrano novità di rilievo. Capolista al Senato dell’Udc è Salvatore Cuffaro, come annunciato all’indomani delle sue dimissioni da presidente della Regione, a causa della condanna di primo grado a cinque anni.
Nell’Isola, stando ai precedenti, gli ex democristiani hanno il loro principale serbatoio di voti e giocano la partita più importante contro quelli che alle politiche sono ex alleati e alle regionali (per le quali si voterà nella stessa data) sono compagni di coalizione.
Nel Pd Giuseppe Lumia ha vinto la sua personale battaglia, ottenendo il numero uno in lista, al posto del chirurgo Ignazio Marino. In un primo tempo l’attuale vicepresidente dell’Antimafia era stato escluso perchè aveva alle spalle 4 legislature, numero massimo previsto dallo statuto del Pd.
Dietro Lumia un altro veterano del Parlamento, Enzo Bianco (anche lui ha ottenuto una deroga, come Anna Maria Serafini, numero 4, moglie di Piero Fassino). Soltanto decimo Nuccio Cusumano, il senatore “dissidente” dell’Udeur, che fu fisicamente affrontato nell’ultima seduta d’aula dal suo capogruppo, Tommaso Barbato, dopo aver dichiarato che avrebbe votato la fiducia al governo Prodi.
Sempre nel Pd il ministro Giuseppe Fioroni è capolista in Sicilia occidentale. Numero due è Alessandra Siragusa, ex assessore comunale nelle giunte di Leoluca Orlando e attuale capogruppo del Pd. Il posto numero 6, due gradini più giù di Sergio D’Antoni, è riservato a Daniela Cardinale, 26 anni compiuti lo scorso febbraio, figlia dell’ex ministro per le Comunicazioni, Salvatore, rimasto fuori per somma di mandati parlamentari. In Sicilia orientale Walter Veltroni è il numero 2, preceduto da Giuseppe Berretta, figlio di Paolo, recentemente scomparso, che fu vicesindaco di Enzo Bianco.
Nel centrodestra Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’autonomia, federato al Pdl al Sud, come la Lega lo è al Nord, sarà capolista in tutto il Meridione, con l’eccezione di Molise e Basilicata. Presente anche l’ex ministro degli Interni Vincenzo Scotti. Da Lombardo (candidato alla presidenza della Regione siciliana) sbarca Ferdinando Latteri, ex rettore di Catania, ex deputato di Forza Italia ed ex esponente della Margherita. In quest’ultima veste nel 2006 sfidò Rita Borsellino alle primarie dell’Unione per la candidatura a governatore. “Con Latteri – ha detto il capo del Mpa – abbiamo sempre avuto uno spirito di collaborazione”.
Tornando all’Udc, al Senato il numero tre è il “re” dei consensi Antonello Antinoro, il più votato nel 2006 in Sicilia alle regionali, con oltre 30 mila preferenze. Alla Camera lo scudocrociato riserva il terzo posto all’ex ministro democristiano Calogero Mannino, nei confronti del quale è in corso il secondo processo d’appello per concorso esterno in associazione mafiosa.
La lista per Montecitorio è guidata in Sicilia occidentale da Pier Ferdinando Casini (dietro di lui il segretario siciliano del partito, Saverio Romano); in quella orientale da Lorenzo Cesa, seguito da Rocco Buttiglione. Ieri il Pdl aveva presentato le proprie liste con Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini in testa nelle circoscrizioni della Camera.
A Occidente dietro i due leader c’è Gianfranco Miccichè; a Oriente Antonio Martino, seguito da Stefania Prestigiacomo. Al Senato in testa figura Renato Schifani, attuale capogruppo di FI a palazzo Madama. Sempre ieri erano state presentate le liste di Idv. Alla Camera le guiderà entrambe Leoluca Orlando, anche lui ex Dc prima di fondare la Rete. Al Senato il capolista è l’uscente Fabio Giambrone.
© Riproduzione riservata