Don Concetto Di Pietro, ex parroco della Chiesa Madre di Scicli
di Un Uomo Libero.


Scicli – Addio “Parrino”.
Oggi 4 settembre 2025 si è spento serenamente Don Concetto Di Pietro, ex parroco della Chiesa Madre di Scicli e prima ancora uno dei padri fondatori della nuova Parrocchia del SS.mo Salvatore del Villaggio Jungi di Scicli. Aveva novantuno anni. Un’età venerabile ma anche importante per un uomo che ha attraversato la storia della Città di Scicli nel Secolo Breve.
Appena ordinato sacerdote, Padre Concetto Di Pietro fu destinato a Scicli e vi rimase diventando la città la meta principale del suo apostolato. Era di Pachino.
Don Concetto vide nascere e crescere il Villaggio Jungi, come espansione territoriale e culturale di un popolo che finalmente abbandonava le antichissime necropoli della città antica che prima aveva abitato. Fu il pastore di lavoratori della terra, di operai: uomini, costretti un tempo dall’indigenza e dallo sfruttamento padronale, che ora si aprivano a una realtà nuova, preludio alla grande emigrazione verso i centri industrializzati del Nord dell’Italia o dell’Europa.
Piccolo di statura ma grande per le mille risorse, seppe coniugare progresso e fede, senza mai scadere nell’equivoco ideologico di una lotta proletaria che, spinta dai venti impetuosi della contestazione sessantottina, chiedeva a gran voce un’indipendenza da Dio e dalla Chiesa.
Caro “Parrino”, così Ti chiamavo per un miscuglio di rispetto, di ammirazione segreta e di affetto. Hai seminato con umiltà il Vangelo dove prima crescevano l’amarezza e la disperazione, dove prima la vita aveva negato l’uguaglianza e la carità, anche se sbandierate nelle prediche dotte delle grandi e ricche parrocchie del centro storico dalle quali i nuovi parrocchiani del tuo “Villaggio Jungi” provenivano.
Oggi sei volato verso il cielo abitato dai Profeti e dai Santi che spesso nelle tue omelie invocavi.
In punta di piedi, animato solo dal tuo ironico sorriso che a volte disarmava.
Ti saluterà la tua gente, non senza lacrime e tristezza, sabato prossimo per un ultimo commiato, unita nella preghiera al Vescovo di Noto, proprio in quella chiesa del Villaggio Jungi che tra mille stenti e sacrifici hai contribuito a costruire.
Che la terra ti sia lieve e intercedano per Te la Vergine delle Milizie, Santa Rosalia, di cui oggi la Chiesa Romana fa memoria, Sant’Ignazio, San Guglielmo e tutti i santi.
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