di Redazione

Incendiato un capanno di legno nella spiaggia di contrada Palo Rosso, tra Donnalucata e Cava d’Aliga, la vicenda si tinge di giallo. Il capanno, usato come ombrellone da un gruppo di villeggianti, è stato incendiato nottetempo nei giorni scorsi. Alcuni ragazzi che risiedono nella contrada in estate l’indomani mattina lo hanno ricostruito. E il mattino successivo, sul capanno è apparso affisso un tazebao con dei cerini e un messaggio intimidatorio: «Se entro il 19 agosto non verrà demolita codesta baracca, l’incendiario colpirà ancora». e poi, a mo’ di firma: «I picciotti».
La guerra dei capanni sta letteralmente infiammando gli animi in contrada palo Rosso. Diversi esposti e denunce sono state rivolte da alcuni residenti all’indirizzo della capitaneria di Porto di Pozzallo contro l’installazione di queste srutture abusive e precarie allo stesso tempo. Gli uomini della Capitaneria nelle scorse settimane hanno fotografato i capanni. Il problema è risalire all’identità dei proprietari di questi ombrelloni di grandi dimensioni che restano piantati per l’intera stagione estiva e anche oltre. Qualcuno ha pensato bene di incendiarne uno, ma gli amanti della comodità hanno risposto per le rime: il capanno è stato ricostruito. salvo scoprire il giorno dopo che l’autore dell’incendio ha annunciato che tornerà a colpire se il capanno rinato non sarà demolito entro oggi. L’episodio, al di là del merito della questione, lascia riflettere sul grado di deterioramento dei rapporti sociali a Scicli.
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