Cronaca
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22/02/2009 20:32

Incidente sulla Vittoria-Scoglitti, muore una ventenne

di Redazione

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Vittoria – Alba tragica a Vittoria, città costretta a versare un altro tributo di sangue dopo quello versato appena un paio di settimane addietro, quando a perdere la vita sono stati tre giovanissimi di età compresa tra i 22 e i 27 anni. A perdere la vita in un tragico incidente frontale verificatosi sulla provinciale Vittoria Scoglitti, al km 1,200 quasi all’altezza di contrada Cicchetto, Miriam Aprile, 20 anni, studentessa del luogo.

La giovane si trovava in auto con un ragazzo suo coetaneo: D.M. figlio di un ex sottufficiale dei vigili del fuoco ora in pensione.

Alla guida dell’auto, una Renault Clio, si trovava il ragazzo. Intorno alle 5 della mattina di una domenica, i due giovani, di ritorno da una discoteca del litorale, stavano tornando a Vittoria per raggiungere le rispettive abitazioni.

Ma in contrada Cicchetto, l’auto su cui viaggiava Miriam, per cause ancora in fase di accertamento, si è scontrata violentemente con un’altra auto, un’Alfa Romeo 156 che viaggiava sulla corsia opposta e alla cui guida si trovava C.G. un altro ragazzo vittoriose.

L’impatto è stato terrificante, diranno qualche minuto dopo, alcuni automobilisti che transitavano sulla provinciale e che probabilmente hanno visto da lontano il terribile incidente. Immediatamente le auto si sono fermate ed hanno tentato di prestare soccorso ai giovanissimi, ma subito ci si è resi conto della gravità della situazione.

Qualcuno ha chiamato la polizia stradale del locale distaccamento e qualche altro ha avvertito il 118. Si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco, per tirare fuori dall’ammasso di lamiere contorte i due ragazzi all’interno della Clio. Q

uasi illesi i conducenti delle due auto, mentre per Miriam la situazione, ai sanitari di turno, è apparsa subito gravissima. Una corsa verso l’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, il codice rosso attivato durante il trasporto, ma Miriam non ce l’ha fatta. Il suo cuore si è fermato o pochi secondi prima dell’arrivo in ospedale, o subito dopo. Questo è un dato ancora poco chiaro, in quanto non è stato possibile stabilirlo con esattezza.

Ma conta poco, visto che ancora una volta, il sabato ha fatto un’altra vittima, l’ennesima vittima, l’ennesima vita ancora in fiore, stroncata sul nascere. E dire che le strade iblee, da quando si è verificato un altro gravissimo incidente, in cui ha perso la vita Dario Nicosia, e da quando subito dopo è nata l’Associazione Dario Onlus, sono tappezzate di cartelli che invitano a non correre e chiamare il padre se non ci si sente in condizioni di mettersi alla guida.