di Redazione

PALERMO, 2 FEB La Procura ha chiuso la prima parte
dell’inchiesta che ha coinvolto l’ex patron della Ksm, Rosario
Basile: quella relativa alle minacce che questi avrebbe rivolto
all’ex amante. Per il pm Siro De Flammineis, Basile ha avuto una
relazione con una dipendente, dalla quale è nato un figlio non
riconosciuto. L’ex titolare della società di vigilanza privata
avrebbe minacciato la donna per farla abortire e poi l’ha
licenziata.
Oltre a Basile rischiano il processo Francesco Paolo Di
Paola, ex dirigente della Ksm, Marcella Tabascio, Salvatore
Cassarà, Veronica Lavore, Antonino Castagna e Francesco Spadaro,
dipendenti della Ksm, Salvatore Lo Presti. Nell’avviso di
conclusione d’indagine c’è anche una nuova accusa per Basile:
violenza privata. Secondo il pm, infatti, Basile avrebbe
ottenuto non è stato accertato in che modo un campione
biologico del bambino che sarebbe servito a fare una
comparazione del Dna.
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