Lettere in redazione
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01/09/2008 13:12

Internet mobile delle meraviglie

di Redazione

A conclusione delle mie vacanze estive tiro le somme sulle offerte di connettività internet da telefonia mobile di due operatori nazionali: Tim e Tre.
Non si tratta di un confronto sistematico, ma dell’analisi parziale solo di alcune delle offerte per singolo operatore e della capacità di fruizione del servizio esclusivamente nel territorio di Scicli che si affaccia sul mare.
A futura memoria di chi vorrà usufruirne la prossima estate o a uso e consumo di chi ne ha necessità adesso.
 
Dallo scorso anno avevo deciso di ridurre le gite a Scicli per i collegamenti internet utilizzando la connettività tramite telefonia mobile, con il classico telefonino.
 
L’idea di starmene collegato sotto l’ombrellone era allettante.
La prima offerta che ho preso in considerazione è stata quella di Tim che con 20 euro al mese ti permetteva di scaricare fino a 500mb al giorno in GPRS. Ho attrezzato di cavetto il mio telefonino con modem GPRS, ho installato tutto ben benino e via con il collegamento. E via con il collegamento… e via!!! Insomma, ho passato un paio di giorni a dire “via” prima di capire che qualcosa non andava.
Di sicuro era il modem del telefonino a funzionare male, ho pensato.
 
Ok. Telefonino nuovo. Per non sbagliare anche nuova tecnologia: UMTS. Molto più performante, molto più soddisfacente!
Cambiamo anche l’abbonamento: sempre Tim ma con 25 euro dalle 17.00 alle 09.00 del mattino successivo senza nessuna limitazione del traffico. In più fine settimana senza limiti di tempo e di traffico: uno sballo!
Inoltre, navigando in UMTS il collegamento sarebbe stato più veloce.
Queste le intenzioni. La realtà era molto diversa.
Io ricevevo in UMTS ma Tim trasmetteva in GPRS. Era come avere una macchina da rally e viaggiare nel traffico cittadino. Ecco perchè non c’erano limiti alla ricezione di dati! Perchè di dati ne arrivavano pochi, ma pochi davvero.
Così le gite in città, invece di diminuire, si intensificavano.
Finalmente passo a Tre. L’abbonamento Naviga Tre permette di scaricare fino a 50 megabyte al giorno per un mese con soli 9 euro. In più trasmette davvero in UMTS. Una pacchia! Finalmente!
Le mie gite si interrompono. Unico neo: i 50 mb sono pochi, la connessione è velocissima, li consumo subito e mi tocca aspettare la mezzanotte per i prossimi 50.
Inoltre, appena finisco i 50 mb giornalieri passo a tariffa normale: il prezzo al minuto non lo so, ma deve essere interessante perchè si fregano tutto il credito della scheda in un attimo.
Quindi scheda sempre a credito zero. In questo modo finiti i 50mb la connessione cade.
 
Quest’anno mi organizzo meglio, parto con due schede Tre da 50 mb ciascuna, totale 18 euro.
Appena finisco il credito su una metto l’altra.
Poi scopro con soddisfazione che esiste un’altra formula, Naviga Tre settimanale: con tre euro a settimana scarichi fino a 100mb al giorno.
La prendo subito. Faccio una ricarica da 10 euro, in genere non telefono, così posso ricaricarmi per tre settimane. La connessione Tre è veloce, ma sporadicamente entra la connessione di Tim alla quale Tre si appoggia, in gergo si chiama “roaming”.
 
Intanto mi viene a trovare mio fratello, lui abita a Sampieri e vuole collegarsi con il portatile. Gli consiglio Tre, ma Sampieri non è coperto. Allora lo spedisco al centro Tim. Torna con un abbonamento nuovo “Alice 100 ore”. Navighi fino a 100 ore in UMTS con 25 euro. Sembra buono. Lui non riesce a farlo funzionare, viene da me. Io lo installo, lo provo, non va. Lo disinstallo, lo reinstallo, non va. Chiamiamo l’assistenza: facciamo tutte le prove con il tecnico al telefono, è tutto ok, ma non va. Il tecnico mi dice:”guardi, prenda il telefonino e cambi il protocollo da UMTS a GPRS e vediamo se va”. Io lo faccio, riavvio il telefonino, funziona. E il tecnico: “Ok allora buon lavoro, arrivederci”.
Ma come? 100 ore in GPRS non sono uguali a 100 ore in UMTS. 100 ore da pecora non valgono nemmeno un’ora da leone.
Comunque mio fratello è soddisfatto, funziona. Contento lui… contenti tutti!
 
Dopo tre giorni, controllo il credito. Ho 5,80 euro, ne dovevo avere 7,00 circa. Boh, andiamo avanti.
Il giorno prima del rinnovo ricontrollo il credito: 3,80 euro. Ma chi mi frega i soldi? Comunque, l’importante che il rinnovo settimanale si possa fare. L’indomani controllo il credito, sono a -0,20 euro. Per un pelo, il rinnovo è stato fatto e sono finito sotto di 20 centesimi.
Alle 8.00 mi arriva un SMS da Tre: “Siamo spiacenti ma non è stato possibile rinnovare l’abbonamento a Naviga Tre”.
Sono andati via 10 euro e non ho capito il perchè.
Faccio un’altra ricarica da 10. Chiedo spiegazioni e il titolare mi invita a chiamare l’assistenza al numero gratuito.
Intanto cerco di fare un abbonamento mensile da 9 euro, prima che mi freghino di nuovo tutto. Non lo posso fare, ho soltanto 6,90 euro.
Ok penso che si siano presi i soldi per fare il rinnovo dell’abbonamento settimanale.
Chiamo Tre al numero gratuito, cerco di parlare con un operatore e premo il tasto 9, una vocina carina mi precisa:” Tre, stiamo trasferendo la chiamata ad un numero a pagamento, la tariffa è … al minuto”. Mi commuovo, non siamo tutti scemi a questo mondo.
Finalmente l’operatrice mi spiega che il mio credito si assottiglia perchè, non appena entra Tim in roaming, l’abbonamento non vale più e si paga la tariffa a minuto.
A MINUTO? Incredibile! Tim non funziona in UMTS e quindi quando si va in roaming non arriva nessun dato. Se si pagasse a traffico, come con Tre, non pagherei niente. Invece, appena entra Tim la tariffa passa a tempo e si pagano fior di quattrini. Non funziona e mi scaricano il credito. Che truffa!
“Come faccio a farmi restituire i soldi?”, chiedo ingenuamente, “Tim non funziona in UMTS quindi non posso pagare un servizio che non esiste”.
“Nessun rimborso”, dice lei, “era scritto tutto sul contratto che lei ha firmato”.
 
Mi commuovo fino alle lacrime.
Intanto, credendo di avere rinnovato l’abbonamento settimanale, mi collego e mi fregano tutto il credito in un baleno.
Totale: 20 euro per una settimana di navigazione. Niente male.
 
Cerco di razionalizzare: quando entrava Tim in roaming mi scalavano il credito. L’ultimo giorno avevo 3,80 euro che mi è stato azzerato, l’abbonamento non è andato a buon fine, quindi mi hanno riconteggiato i consumi della mattina successiva a prezzo normale e non appena ho fatto la ricarica se la sono bevuta in un niente.
 
Respiro profondamente e cerco di riprendermi dalla commozione.
 
Rifaccio un abbonamento da tre euro e ogni volta che entra Tim stacco tutto. Finalmente non piango più!
 
Onestamente, devo dire che c’era anche un programma, consigliato da Tre, che permette di chiudere la connessione non appena entra in roaming, ma quest’anno non sono riuscito a scaricarlo e l’anno scorso non era compatibile con Windows Vista.
 
Ieri è ritornato mio fratello. Mi dice che gli serve un collegamento ad internet. Chiedo come è andata con Tim e lui risponde: “Non siamo riusciti a collegarci, abbiamo fatto tanti tentativi, ma la connessione cadeva subito ed era lentissima. Quando ho chiesto al servizio assistenza mi hanno detto che ho finito le 100 ore. Finito? Ma se non ci siamo collegati per niente! Si, ha risposto l’operatrice, ogni volta che effettuate la connessione risultano consumati 15 minuti anche se cade subito la linea.”
 
Mi viene in mente Darwin. La sua teoria sull’evoluzione è corretta. Ma il progenitore dell’uomo non è la scimmia, come sosteneva lui, ma il coccodrillo.

riccardo@erreasoft.com