Cronaca
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08/12/2013 14:24

Intimidazione a imprenditore di Scicli, massacrato un vitello

Senza cristiana pietà

di Valentina Raffa

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Incolpevole
Incolpevole

Scicli – È macabro il ritrovamento di pelle, zampe e testa di un bovino appartenente a un imprenditore zootecnico di Scicli. Ignoti si sono introdotti nella sua proprietà di notte, hanno rubato il vitello e l’hanno macellato clandestinamente poco distante. È accaduto in contrada Spinazzella. Indagano i carabinieri della Compagnia di Modica. I malviventi sono accusati di furto aggravato e uccisione di animale. Ovviamente lo sgozzamento del bovino è stato fatto senza alcuno stordimento dell’animale. È stata una macellazione ‘fai-da-te’, come quella rituale prevista tra l’altro dalla legge islamica e dai precetti ebraici, che prescrivono delle regole per chi deve uccidere un animale, che altrimenti non potrà essere mangiato dai fedeli. L’animale non viene stordito perché deve essere cosciente al momento dell’uccisione che avviene per la recisione della trachea e dell’esofago. È quello che accadeva in passato, e, ancora oggi, ma illecitamente, in alcune campagne, per uccidere bovini, suini, agnelli. È una pratica estremamente cruenta che viene punita dalla legge. Esistono macelli autorizzati a operare in questo modo, ma non lo si può fare col ‘fai-da-te’. Per il proprietario dell’animale il danno è di 2mila euro non coperto da assicurazione. Per l’animale la sofferenza patita è certamente inquantificabile.