Pro e contro dell’ultimo modello Apple
di Giuseppe Gaetano

C’è una sola vera ragione per spendere più di mille euro e accaparrarsi l’ultima creatura di casa Apple, l’iPhone 12. E’ il 5G. Sul sito nperf.com c’è la mappa completa e aggiornata dell’attuale copertura della nuova rete di quinta generazione sul territorio nazionale, per ogni singolo operatore: se rientrate in quelle zone, e fare dello smartphone un uso professionale oltre domestico, allora vale la pena acquistarlo. Magari nella versione Mini, che dovrebbe costare intorno ai 900 euro. E’ vero che ci sono importanti e sofisticate migliorie nella qualità di video e foto (tecnologie computazionali, Oled, Apple ProRaw, Smart Hdr) e nuove modalità innovative come il timelapse notturno. Ma l’implementazione di tutte queste nuove funzionalità, legate agli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata, è reso possibile unicamente dal supporto della rete 5G.
Tim e Fastweb sono subentrate a Vodafone in questo mercato investendo oltre 2 miliardi di euro a testa: la prima ha condiviso le torri con Vodafone e a fine 2021 vuole superare “quota 100” tra capoluoghi di provincia e località turistiche connesse; la seconda si è alleata con Wind Tre per portare la fibra ai piccoli comuni sfruttando l’antenna 5G come ponte, tramite il sistema fisso-mobile fwa già provato a Bolzano e Biella. Se nell’immediato il Covid l’ha rallentato, il business del 5G promette ora di riguadagnare terreno molto più velocemente di altri comparti proprio grazie all’immissione nel mercato di dispositivi fissi e mobile – come l’Iphone 12 – in grado di riceverne il segnale. L’IPhone12 lancerà finalmente il 5G, e viceversa: i due mercati, reti e cellulari, vanno chiaramente a braccetto.
L’iPhone 12 non è il primo cellulare che supporta il 5G ma sicuramente quello che entrerà nell’uso di massa rispetto alla dozzina di modelli in mano attualmente a Samsung e Huawei: i cinesi però, accusati da Trump di spionaggio, si stanno scontrando con il muro eretto da diversi operatori occidentali e sono ancora incapaci di sfruttare tutta la velocità raggiungibile quando sarà ultimata la rete infrastrutturale. C’è ancora tanto da sperimentare in questo mercato che scalpita ai nastri di partenza, privarsene significa però rinunciare alle fondamenta digitali di ogni futura attività economica e tagliare fuori dalla competitività imprese che danno lavoro. E’ il 5G che giocherà il ruolo del regista nella digitalizzazione sociale in atto.
I recenti test di velocità eseguiti a Milano hanno restituito valori ancora lontani dagli oltre 10 Gigabit al secondo promessi a regime, ma le performance si confermano comunque superiori al 4G che al massimo arriva a 1. E siamo solo all’inizio, in una fase di sviluppo e diffusione. Altro vantaggio è la bassa latenza, che significa immagini e live in altissima definizione in questo momento-chiave per l’espansione di smart working, telemedicina e dad. Da telefonini come l’iPhone 12, che ricevono il 5G, è possibile fare davvero tutto: a livello industriale, sanitario e scolastico, riuscendo a connettere grazie alla potenza del traffico dati robot e flotte aziendali, ospedali e ambulanze, scuole e telecamere di videosorveglianza. Salute e didattica online, migliorate in connessione e funzionalità, diventeranno più comode, efficienti e inclusive nel pubblico e nel privato.
La vita in Rete crescerà esponenzialmente nel prossimo decennio e nessuno potrà fare a meno di un cellulare dotato di una “linea” rapida, che funzioni e bene. Negli ultimi mesi il 5G s’è diffuso a macchia d’olio sul pianeta e oggi non c’è quasi più paese civilizzato che non abbia almeno una compagnia di tlc che si sia aggiudicata le frequenze e le stia collaudando sul territorio. Ericsson prevede, con notevole ottimismo, quasi 3 miliardi di abbonamenti nei prossimi 5 anni e il passaggio sulle nuove reti del 45% del traffico globale entro il 2025. In sintesi: se la vostra città è coperta dal 5G e lo telefonino è diventato uno strumento imprescindibile di lavoro oltre che di svago, sicuramente è una spesa che va affrontata. Altrimenti si può anche aspettare.
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