di Redazione

Mount Sinjar (Iraq), 12 nov. Le forze curdoirachene hanno lanciato una maxi offensiva contro lo Stato islamico per strappare ai jihadisti la citta’ di Sinjar. L’attacco dei peshmerga e’ cominciato alle 7:00 (le 5:00 in Italia), ha comunicato il generale maggiore Ezzeddine Saadun. All’operazione partecipano anche decine di caccia della coalizione internazionale, che gia’ dalle 21:00 di mercoledi’ secondo fonti del Consiglio di Sicurezza della regione del Kurdistan hanno cominciato a bombardare la citta’. Oltre 7.500 i peshmerga curdi impegnati, che sono avanzati verso la citta’ da tre fronti diversi. Abitata dalla minoranza yazida e conquistata dall’Isis il 3 agosto del 2014, Sinjar, che si trova nella zona curda irachena, sorge lungo una strategica via di collegamento tra Mosul, roccaforte dell’Isis in Iraq, e la Siria; e dunque strappare ai jihadisti la citta’ sarebbe un brutto colpo per l’Isis che vedrebbe tagliata la sua linea di rifornimento di armi e miliziani tra i due Paesi. L’obiettivo dei peshmerga e delle forze della coalizione internazionale e’ dunque stabilire una sorta di zona franca attorno alla citta’, in maniera da proteggerne gli abitanti. Da quando hanno conquistato la citta’, i jihadisti dell’Isis hanno avviato una brutale campagna di sterminio degli Yazidi, una minoranza considerata ‘adoratori’ di Satana’ e dunque infedeli. Migliaia di Yazidi sono rimasti intrappolati su Monte Sinjar e proprio la necessita’ di proteggerli e’ stata la principale giustificazione perche’ Washington iniziasse lo scorso anno la campagna contro l’Isis. .
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