Attualità
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30/05/2012 22:51

Ispica, la lettera di dimissioni dell’assessore Tiziana Moncada

L'oligarchia di palazzo

di Redazione

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Tiziana Moncada col sindaco Rustico
Tiziana Moncada col sindaco Rustico

Ispica – “Poche righe… Solo per esprimere quello che sento… Poche righe per giustificare le mie dimissioni… Ho accettato con grande entusiasmo l’incarico che mi è stato affidato e non possono non ringraziare l’onorevole Innocenzo Leontini che mi ha sempre appoggiato, sostenuto, suffragando la mia nomina. Non ho mai avuto a che fare con la politica, se non in maniera indiretta. Tre mesi fa mi è stata data la possibilità di agire direttamente. Tante le paure e le insicurezze, ma un unico obbiettivo: fare bene il mio lavoro. Non capita tutti i giorni di poter fare qualcosa per la propria Città. Sono moglie e mamma e, perciò, l’avere la possibilità gestire un assessorato, quale quello dei servizi sociali, mi ha stimolato in modo particolare.

Avrei voluto fare tanto. Il mio entusiasmo era tanto e tale che avrei voluto fare molto di più…

Mi sono impegnata da profana della politica, ho cercato comunque, di dare il massimo e ho avuto accanto persone che hanno creduto in me. Ho dato tutta me stessa. Ho cercato di fare quello che era giusto per la Città e per coloro che avevano bisogno del mio aiuto. Continuerei a farlo, perché tante sono le cose da fare e tanta è la voglia di realizzarle. Perché, allora, dimettermi? Una sola parola: ostruzionismo!!! Ogni mia iniziativa era, a prescindere dalla sua validità, destinata a morire. Perché? Perché non mi è stata data la possibilità di operare. Non sono certamente una persona attaccata alla poltrona, specie quando si tratta di una poltrona che potrebbe darmi visibilità, ma che non mi da lo spazio di agire come vorrei. La politica non è altro che servizio, servizio per la Città… Utopia… E ne è un esempio l’ex assessore Serafino Arena. Dopo circa un mese dal mio insediamento è scoppiato il “suo” caso. Contestava al Sindaco il fatto di non avere libertà d’azione. Non posso non essere d’accordo con lui… L’accentramento, la volontà di supervisionare ogni cosa rende una Giunta Comunale priva di ogni potere… La democrazia è altra cosa… Ma siamo troppo lontani da tale realtà… Oligarchia… Questa è quella che, ad ora regna a Ispica. Il potere, ad ora va a coloro che decidono per tutti. Ma chi pensa ai “ tutti”? La mia unica colpa? L’eccessivo idealismo che si è scontrato contro una realtà decisamente diversa: monopolio e totale potere al Sindaco. Con grande dispiacere mi metto da parte, sperando che un giorno le cose possano cambiare.”