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27/06/2012 00:50

Ispica, l’Imu secondo Pippo Barone

A tutela dei più deboli

di Redazione

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Pippo Barone
Pippo Barone

Ispica – I consiglieri comunali del Movimento Libertà e Buon Governo, Salvuccio Rustico e Biagio Solarino hanno presentato al Presidente del Civico consesso di Ispica, le modifiche da apportare urgentemente alla normativa dell’IMU e che riguardano le agevolazioni soprattutto per le fasce sociali  più deboli. In particolare è stato chiesto di:           

       Esonerare dall’imposta la prima casa considerando la detrazione pari all’imposta dovuta;

       Ridurre del 0.30% l’aliquota per gli immobili concessi in comodato gratuito ai parenti fino al secondo grado di parentela.

       Considerare abitazione principale l’unità immobiliare posseduta dagli anziani e disabili che si trovano in istituti di ricovero o sanitari.

       Ridurre l’aliquota allo 0,40% per gli immobili possedute da Cooperative o IACP.

       per i residenti all’estero di considerare un immobile posseduto in Italia, come abitazione principale, nonché attivare per i proprietari di detti immobili un sistema di informazione al fine di evitare ingiuste sanzioni per il mancato pagamento.

       Ridurre dal 0,20% al 0,10% l’aliquota per i fabbricati rurali strumentali;

       Ridurre allo 0,38% l’aliquota per  fabbricati di proprietà delle ONLUS circoscritti agli immobili destinati all’attività istituzionale;

       Ridurre allo 0,38% l’aliquota dei beni merce posseduti da imprese di costruzione.

 

Il movimento Libertà e Buon Governo con a capo il suo leader Pippo Barone è sicuro di trovare all’interno del Consiglio Comunale larga adesione per l’approvazione delle modifiche sopra indicate  al di là delle appartenenze politiche.

 

Fa presente che gli immobili, oggetto delle presente modifiche, erano in gran parte esenti dal pagamento dell’ICI  pe cui tali riduzioni,  mentre non comporterebbero, per il Comune di Ispica, perdita di gettito significativa rispetto all’Ici, sicuramente avvantaggerebbero principalmente le fasce sociali più deboli.