Kateryna è una giovane violinista che ha trovato nella Sicilia non solo un luogo dove vivere, ma una vera fonte d’ispirazione.
di Gabriele Giannone

Pozzallo – C’è chi suona per mestiere, e chi invece fa del proprio strumento una voce dell’anima. Kateryna è una giovane violinista che ha trovato nella Sicilia non solo un luogo dove vivere, ma una vera fonte d’ispirazione. Nelle sue note si intrecciano emozioni profonde e il legame con un’isola che l’ha accolta con calore. L’abbiamo incontrata dopo la pubblicazione del suo ultimo video musicale, girato tra le vie di Pozzallo e le coste poetiche di Sampieri.
Kateryna, partiamo da una domanda semplice ma inevitabile: perché la Sicilia?
Quando sono arrivata, non conoscevo quasi nulla di questa terra. Ma ho sentito subito qualcosa di familiare: la luce, il calore delle persone, l’odore del mare… È stato come un abbraccio. E io ho risposto con tutto il cuore.
Hai trasformato questa accoglienza in musica. Come nasce la melodia che hai appena pubblicato?
L’ho composta insieme a un caro amico. Non volevamo usare parole, perché certe emozioni si raccontano meglio in silenzio. È una melodia che parla d’amore – non solo tra persone, ma tra un’anima e un luogo. Ogni nota racchiude un ricordo, un respiro, un momento di bellezza.
Nel video si vedono scorci di Pozzallo e Sampieri. Come mai questa scelta?
Pozzallo è un luogo che trasmette pace e senso di umanità. Le sue strade sembrano raccontare storie antiche, cariche di significato. Mi sembrava giusto farle risuonare con la mia musica.
Sampieri, invece, è come un sogno. Il mare, le luci, le rocce… tutto sembra fatto per accogliere una melodia. È uno scenario che tocca il cuore.
Cosa speri arrivi a chi ascolta la tua musica?
Vorrei che si sentisse l’amore. Un amore che abbraccia tutto: la vita, i luoghi, le persone. Un amore che solleva, che ispira, che non conosce limiti. Se anche solo una nota riesce a trasmettere questa sensazione, allora la musica ha già compiuto il suo miracolo.
Ultima domanda: come vedi il tuo futuro?
Porto dentro di me tante idee che vorrei trasformare in progetti concreti, e ho tanta musica nel cuore che sento il bisogno di condividere con gli altri. Finché avrò il mio violino, continuerò a raccontare storie senza parole.
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