Il latte polacco diventa formaggio italiano
di Redazione
Brennero – La Coldiretti di Ragusa con una delegazione guidata dal Vicepresidente Rosario Biazzo e dal Componente del Consiglio Provinciale Sebastiano Giaquinta insieme ad alcuni amministratori comunali della Provincia di Ragusa, hanno occupato Piazza Montecitorio a Roma per chiedere alle istituzioni interventi a supporto e difesa delle produzioni italiane devastate dal falso Made in Italy.
Contemporaneamente, un’altra delegazione guidata dal Presidente e dal Direttore Provinciale Gianfranco Cunsolo e Gerardo Forina Rampolla, ha raggiunto il presidio in Brennero, lì con l’ausilio delle forze dell’ordine sono stati effettuati dei controlli a campione sui prodotti alimentari trasportati da tir in ingresso sul territorio italiano.
Questa attività ha portato alla scoperta che circa il 30% dei camion fermati trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come italiani, per esempio, è stato accertato che un’norme quantità di latte proveniente da Germania e Polonia, viene destinato ad aziende private e cooperative italiane per diventare latte a lunga conservazione o derivati (formaggi, mozzarelle, e altro) a marchio italiano.
Ancora più scandaloso si è rivelato l’ingresso in Italia di camion carichi di cosce di suino provenienti dal nord e dal est Europa destinati ad essere lavorati e poi venduti come falso prodotto nazionale.
Le motivazioni della manifestazione evidenziano, il Presidente Cunsolo e il Direttore Forina Rampolla, sono legate alla difesa delle produzioni nazionali agroalimentari. Il furto di identità delle produzioni vale annualmente 60 miliardi di euro e il sistema paese non riesce a fare fronte a questo enorme danno economico e di immagine.
Le stesse industrie agroalimentari italiane non valorizzano le produzioni primarie nazionali di grande pregio, anzi con acquisti fatti all’estero affossano le aziende agricole e nello stesso tempo l’economia nazionale.
Da anni la Coldiretti porta avanti questa battaglia in difesa dei produttori agricoli e dei consumatori che ogni giorno subiscono le “truffe” derivate da mancanza di chiarezza sull’etichette dei prodotti alimentari che giornalmente acquistano negli scaffali della G.D.O. causando una gravissima perdita economica alle imprese agricole e di occupazione per tutto il sistema paese.
Siamo consapevoli che la rinascita economica delle imprese agricole del nostro paese passa attraverso la valorizzazione dell’eccellenza agro-alimentare e delle bellezze dei nostri territori, a vantaggio della filiera tutta italiana, della genuinità e della sicurezza alimentare dei cittadini consumatori ai quali chiediamo sempre maggiore attenzione per un acquisto consapevole del cibo pretendendo sempre più trasparenza e chiarezza nell’etichetta che individui l’origine della materia prima.
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