Attualità
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20/08/2007 08:53

La Finanza alla Provincia

di Redazione

Guardia di Finanza a palazzo di viale del Fante. La visita è della scorsa settimana anche se la notizia è rimbalzata agli onori della cronaca soltanto sabato pomeriggio. Attenzionate dalle fiamme gialle non solo i verbali di tre commissioni consiliari, ma anche una delibera approvata dal Consiglio provinciale. Si tratta del provvedimento sull’articolo 13 cioè di quello concernente l’elenco delle manifestazioni, in tutto 52, ammesse al contributo in base all’articolo specifico del regolamento del consiglio. Le commissioni consiliari attenzionate dagli uomini della Guardia di Finanza sono la prima (Personale, Regolamenti degli Organi dell’Ente, Politiche Giovanili, Istruzione e Formazione Professionale, Rapporti con la CEE), presieduta da Ignazio Nicosia e composta da Anela Barone, Salvatore Criscione, Bartolo Ficili, Giovanni Iacono, Salvatore Mandarà e Salvatore Minardi; la quarta (Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica, Sport, Turismo, Beni Culturali, Spettacolo) presieduta da Vincenzo Pitino e composta da Fabio Nicosia, Giovanni Iacono, Giovanni Mallia, Franco Poidomani, Salvatore Moltosanti ed Enzo Pelligra; e la sesta commissione (Territorio, Ambiente, Ecologia, Caccia e Pesca, Pianificazione Territoriale, Igiene e Sanità, Inquinamento, Ambiente e Smaltimento Rifiuti), presieduta da Marco Nanì e composta da Vincenzo Pitino, Giovanni Mallia, Salvatore Moltisanti, Angela Barone, Venerina Padua e Giuseppe Mustile. In tanti non si spiegano a che cosa sia dovuta la visita della Guardia di Finanza e per quale motivo l’attenzione sia stata puntata solo a tre delle sei commissioni consiliari. L’unica spiegazione porta ad una lettera del 6 agosto scorso (la Finanza è arrivata a viale del Fante l’8 agosto) del consigliere di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, inviata al presidente della Provincia, al presidente del Consiglio e all’Ufficio Ragioneria nella quale comunica di rifiutare il gettone di presenza della riunione della quarta commissione perché non tenuta per mancanza del numero legale. Le fiamme gialle hanno fotocopiato i registri delle presenze e chiesto i verbali. In qualche commissione gli atti non erano stati redatti, ma la Guardia di Finanza ha concesso un giorno di tempo per produrli. Adesso i consiglieri attendono di sapere a che cosa porterà l’indagine. Sta di fatto che due enti, il Comune per i Peep ed adesso la Provincia per le commissioni sono “osservate” dalla Procura della Repubblica.