Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti
di Redazione

Venezia – Il nuovo film di Paolo Sorrentino, La Grazia, aprirà in prima mondiale la 82/a Mostra del cinema di Venezia il 27 agosto. Lo annuncia la Biennale di Venezia. Protagonista è Toni Servillo, alla sua settima collaborazione con il regista Premio Oscar, e Anna Ferzetti. Scritto e diretto da Paolo Sorrentino, è un film Fremantle, prodotto da The Apartment, società del gruppo Fremantle, da Numero 10, e da PiperFilm che distribuirà il film in Italia. MUBI detiene i diritti mondiali del film, esclusa l’Italia. The Match Factory gestisce le vendite internazionali.
Il nuovo film di Paolo Sorrentino sarà un dramma, il genere più congeniale al regista campano che sta continuando a sbancare il box office italiano (ha superato i 7,4 milioni di euro, miglior risultato al botteghino di Sorrentino in Italia, migliore anche de La grande bellezza, premio Oscar nel 2014) con Parthenope, pellicola presentata in anteprima al Festival di Cannes 2024 e dallo scorso 24 ottobre nelle sale. Quello con protagonista Celeste Dalla Porta è uno dei pochissimi titoli che non vedono come interprete principale colui che invece ne La Grazia tornerà al centro dell’inquadratura: Toni Servillo.
I dettagli della trama del prossimo film di Paolo Sorrentino – che ne ha scritto anche la sceneggiatura – sono tenuti segreti, a parte il fatto che sarà una storia d’amore ambientata da qualche parte in Italia (chissà se nuovamente in terra partenope). Il titolo, “La Grazia”, può essere tradotto in inglese come “Grace”.
Unico nome del cast confermato, è ancora da capire quale sarà il ruolo di Toni Servillo, ormai sempre più attore feticcio del regista. Su 10 film girati, Servillo è stato infatti (quasi sempre anche come protagonista) presente in 7. A cominciare da L’uomo in più (2001), film d’esordio di Sorrentino, dove interpretava un cantante anziano e dipendente dalla cocaina. . Ha poi vestito i panni del mafioso ne Le conseguenze dell’amore (2004), e quelli del Senatore Giulio Andreotti ne Il Divo, (2008, ruolo per cui ha ottenuto un David di Donatello, un Nastro D’Argento e un Ciak d’Oro). Nel 2014 eccolo impegnato nel leggendario personaggio Jep Gambardella – diventato famoso in tutto il mondo: uno scrittore che intraprende una discesa dantesca tra la grottesca mondanità della Città Eterna – ne La Grande Bellezza, pellicola premiata con l’Oscar come Miglior Film Straniero. Nel 2018 con Loro si cala nella parte di un’altro volto storico della politica italiana, Silvio Berlusconi, prima di dare il volto, nel 2021, al tenero genitore del protagonista Filippo Scotti, in È stata la mano di Dio, (altro film nominato agli Academy Awards).
Non si sa molto di questo nuovo lungometraggio, l’undicesimo del regista napoletano, 55 anni appena compiuti. Nella comunicazione ufficiale la Biennale si limita ai dati tecnici: «La grazia, scritto e diretto da Paolo Sorrentino, è un film Fremantle, prodotto da The Apartment, società del gruppo Fremantle, da Numero 10, e da PiperFilm che distribuirà il film in Italia. Mubi detiene i diritti mondiali del film, esclusa l’Italia. The Match Factory gestisce le vendite internazionali».
Sorrentino aveva dato mesi fa un breve accenno. «L’unica cosa che vorrei dire è che con Toni Servillo da una ventina d’anni vogliamo fare un film d’amore, come quelli di Truffaut. Ma non vorrei passare da Fellini a Truffaut in un colpo solo. I detrattori comunque dovranno impegnarsi di più. Con Toni abbiamo trovato la chiave per declinare la nostra idea di amore in un film».
È ambientato in diverse città italiane (le riprese hanno toccato Torino, tra Accademia delle Scienze e Bocciofila Tesoreria, ma anche Roma, a piazza di Spagna), accanto a Servillo c’è Anna Ferzetti. «Un film destinato a lasciare il segno per la sua grande originalità e forte sintonia con il presente», anticipa il direttore Barbera.
Secondo la rivista Deadline la trama ruoterebbe intorno agli ultimi giorni di vita di un immaginario presidente della Repubblica italiana. Tiene la bocca cucita l’amico Toni Servillo. «Non ho mai parlato di un film prima del regista, quindi tocca a Sorrentino. Posso solo dire che è il mio settimo film con lui e che è stato girato in un’atmosfera piena di entusiasmo come fu per L’uomo in più e Le conseguenze dell’amore».
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