Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera del giornalista Antonio Casa, redattore del Quotidiano di Sicilia
di Antonio Casa
Catania – Caro direttore,
la continua guerra tra guelfi e ghibellini nella nostra ancora poco stimata Italia, riproduce un celebre motto all’incontrario.
Per cui “l’erba del vicino è sempre meno verde”. Parlando del degrado che c’è a Scicli dopo i casi dei randagi assassini e dello stupro dell’altro ieri, il sottosegretario Francesca Martini dimostra la miopia di chi giudica gli altri senza guardare a casa propria.
Basta andare su google e fare una rapida ricerca sui più eclatanti casi di cronaca su Verona – la sua città – oggi inespugnabile feudo leghista, per ricordarsi che soltanto negli ultimi mesi sono avvenuti quattro omicidi, tra l’altro rimasti insoluti. Ci dica, dunque, Martini, dove la barbarie non sia presente.
Nel nostro territorio brancolano diversi cani in giro, sia a quattro che a due zampe, purtroppo. Non siamo più l’Isola felice e forse non lo siamo mai stati. Tuttavia nessun angolo può ormai sentirsi
immune dalla violenza, fisica e verbale.
Va bene che sotto elezioni le parole fuggono in libertà impunita, ma così dicendo il sottosegretario Martini ha offeso l’intelligenza.
La sua e la nostra.
Antonio Casa
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