di Redazione


Per quattro sedute di seguito il Consiglio Comunale di Scicli non si è potuto riunire per mancanza del numero legale.
Se pensiamo agli alti lamenti che taluni consiglieri hanno esibito per la scarsa considerazione che l’amministrazione avrebbe dato ai deliberati del Consiglio dobbiamo notare una clamorosa incoerenza: per questioni assai controverse quali la chiusura al traffico di via Mormina Penna il consiglio ha tenuto decine di riunioni e prodotto atti di indirizzo di ogni specie e ora che la città è ferita profondamente il Consiglio si dà alla latitanza.
Il problema dell’ordine pubblico è stato presente da una trentina d’anni nell’agenda politica di Scicli, riemergendo clamorosamente di tanto in tanto.
Spesso si è protestato sulla cattiva immagine che si sarebbe creata enfatizzando atti di criminalità assimilati ad un tessuto mafioso che qui non sarebbe mai esistito.
Lasciamo ad intelligenze più sottili la distinzione sul carattere dei singoli aspetti malavitosi, a noi basta segnalare con preoccupazione che il problema della illegalità diffusa è questione presente e poco curata dal mondo politico, fino a giungere alla fiaccolata per uno degli attentati incendiari dell’anno scorso organizzata da una singola forza politica, quasi che ognuno debba preoccuparsi delle vittime della propria parrocchia politica.
L’incapacità dell’attuale Consiglio Comunale a rappresentare le esigenze della popolazione è sotto gli occhi di tutti: l’intervento per il recupero del debito per la discarica è stato tardivo, fievole e inconsistente, rivolto piuttosto a gettare sull’Amministrazione la responsabilità di aver gestito in maniera inefficace la discarica, indicando insomma la strada dell’irresponsabilità.
Ora che prima gli incendi a catena e poi un omicidio segnalano che il livello di guardia è stato superato e che gli abitanti hanno paura, il consiglio si eclissa e si lascia ai ragazzi delle scuole il compito di manifestare, salvo a fare una sortita per cercare un consenso patetico.
Il Signor Prefetto che sa bene dove è ubicata Scicli per collocarvi la spazzatura delle irresponsabili città vicine, allerti il ministero degli Interni perchè la caserma dei carabinieri venga finalmente attivata. Le forze dell’ordine intervengano decisamente laddove la legalità è palesemente violata. Si provveda ad attivare quelle misure di prevenzione, già al livello scolastico idonee a prevenire la devianza in quegli ambienti, per la verità ristretti, dove essa si perpetua di generazione in generazione.
Il consiglio comunale abbia il coraggio di allocare le risorse dove servono: non si taglino i servizi sociali pur di lasciare in piedi baracconi scandalosamente inutili e costosi.
Per il Circolo Scicli Democratica
Donata Militello Salvatore Emmolo
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