di Redazione

Troppe esternazioni su possibili alleanze tra il partito che non c’è (il Partito democratico) da una parte e Udc e Mpa dall’altra. Se non è una fuga in avanti, poco ci manca. A frenare proposte e rilanci provvede il coordinatore regionale della Margherita, Michele Galvagno.
E’ stato costretto a intervenire dopo aver preso atto che proprio il suo partito, nella nostra provincia, si sta distinguendo per la lunga serie di esternazioni che vogliono dettare la linea politica del futuro Partito democratico «Mi pare – mette nero su bianco Galvagno» che si faccia molta confusione». Quindi, il richiamo a chi è già proiettato in chissà quale futuro: «Voglio ricordare – sono le sue parole – che il centrosinistra non è una mera alleanza elettorale, ma un progetto politico al quale abbiamo lavorato, a tutti i livelli, per costruire un’alternativa compiuta al centrodestra e per rafforzare il bipolarismo in questo paese e in Sicilia».
Per il coordinatore regionale diellino, «parlare di politica dal basso, non significa tradire la fiducia dei nostri elettori che a questa coalizione hanno dato fiducia». Il messaggio è rivolto ai diellini, a cominciare da Rino Piscitello e Roberto Ammatuna, che stanno precorrendo i tempi. «Ricordo all’on. Piscitello e agli amici che richiamano la proposta dell’on. Rutelli sulle future alleanza del Pd che si tratta, appunto, di una proposta e che, correttamente, sarà sottoposta ai cittadini in occasione del 14 ottobre, data in cui nascerà il Partito democratico».
Con le primarie del 14 ottobre, fa presente Galvagno, «oltre a eleggere gli organismi del Partito democratico, se ne traccerà la linea politica in una dinamica di grande confronto e partecipazione popolare. Ad oggi – ricorda – la linea politica della Margherita è quella decisa dai congressi che sono il momento più altro della democrazia interna di un partito e chi è stato chiamato alla leadership come Venerina Padua, lo è proprio perché sa esserne interprete e non, come sostenuto da qualcuno, “mera esecutrice”.
Infine, annota a proposito della proposta di alleanza con Udc e Mpa: «Continuo a non comprendere come si possa favorire il rinnovamento in Sicilia, guardano ad alleanza con coloro che sono organici o, quantomeno, collaterali, al governo Cuffaro, che tanti guasti sta producendo in questa nostra isola»
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