Attualità
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12/12/2013 18:00

La Provincia resta, Scarso verso una nuova proroga

Riforma attesa e non varata

di Michele Farinaccio

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Giovanni Scarso
Giovanni Scarso

Ragusa – La legge che stabilisce il futuro delle Province ancora non c’è. L’Assemblea regionale siciliana ha tempo sino alla fine del mese, ma difficilmente ce la farà: improbabile pensare che i novanta deputati riescano a portare a termine, in due settimane, quello che avrebbero dovuto fare in nove mesi, quando, tra l’altro, sono alle prese con la legge di stabilità per evitare l’esercizio provvisorio.

E allora che sarà della Provincia di Ragusa? Quello che si profila è una proroga del commissariamento, per almeno altri tre mesi. E’ stato un anno di grande sofferenza – confessa il commissario della Provincia Giovanni Scarso, tracciando un bilancio – Il rischio di non avere i trasferimenti della Regione per chiudere il bilancio preventivo non mi faceva dormire la notte. Lo Stato rispetto allo scorso anno ci ha tolto 6,5 milioni di euro, e solo la nostra azione convincente surrogata da fatti inappuntabili ci ha portato ad ottenere dal Governo Regionale un trasferimento di 4 milioni di euro che ci ha permesso di chiudere in pareggio il bilancio preventivo 2013, di assicurare il pagamento degli stipendi ai dipendenti, di far partire i servizi per gli studenti disabili e di assicurarli sino alla fine dell’anno e di assumere un impegno finanziario maggiore, rispetto a quello previsto nel bilancio pluriennale, per il Consorzio  Universitario. Insomma, ci siamo allineati alla copertura del bilancio di previsione del Consorzio, anche se questa scelta unilaterale del Consiglio d’amministrazione dell’organismo universitario rischia di compromettere il tutto. Le spese gestionali del Consorzio non sono più sostenibili, ma la ‘governance’ non l’ha ancora capito”.

-Il suo impegno più rilevante è stato quello di assicurare i servizi per gli studenti disabili.

“Nei giorni dell’occupazione delle mamme ho sofferto molto, ma c’era poco da fare. Senza alcuna certezza dei trasferimenti era impossibile mantenere il servizio. In fondo quest’anno abbiamo tarato il bilancio tutto su questi servizi, trascurando anche altri settori nevralgici come la viabilità. Ma sono contento di averlo fatto perché il diritto allo studio è sacro, ma anche la pulizia del territorio. Nonostante i pochi fondi a disposizione abbiamo cercato di eliminare tante discariche a cielo aperto. Ma non possiamo però pulire e dopo qualche giorno per l’inciviltà di qualcuno siamo punto e a capo. Che futuro prevedo? Siamo in un periodo di grande incertezza e in una fase storica sul piano politico. So solo che intendo amministrare l’Ente nella pienezza delle sue funzioni sino all’ultimo del mio mandato. Si parla di un’altra proroga? Deciderà il Parlamento prima e poi il Governo, io ho cercato di fare il massimo, eliminando gli sprechi e facendo partire alcuni progetti bloccati”.