Attualità
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28/03/2013 23:56

La Ragusa-Catania continua a essere una chimera

Manca una firma

di La Sicilia

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La Ragusa-Catania
La Ragusa-Catania

Ragusa –  Niente firma della convenzione per cominciare a costruire la nuova Ragusa-Catania.

Nonostante per il mese di febbraio fosse attesa la firma della convenzione tra il gruppo di imprese che si è aggiudicato il project financing e l’istituto di vigilanza concessioni autostradali (la struttura cui l’Anas ha ormai passato tutti gli iter per la realizzazione di nuove opere), quella firma non c’è ancora.
Ieri lo ha denunciato il consigliere comunale ragusano, Giorgio Firrinceli, ricordando gli ultimi passaggi: «A gennaio era stato il direttore dell’istituto di vigilanza concessioni autostradali, Mauro Coletta, ad avere assicurato che l’iter stava procedendo speditamente e che si stava predisponendo il progetto definitivo. Era stato proprio Coletta ad assicurare che entro un mese la firma sarebbe stata apposta. E invece, siamo a fine marzo e ancora non è accaduto nulla di tutto ciò».
Firrinceli si domanda perché. Anche il commissario della Provincia di Ragusa, Scarso, si domanda perché e ieri lo ha chiesto ufficialmente proprio a Coletta. Coletta ha fatto sapere che entro 48 ore darà una risposta. Nulla, invece, si sa dai quartieri generali delle imprese, tra cui la catanese Tecnis, che si sono aggiudicate l’appalto. Quel che era stato detto qualche mese fa dal gruppo è che l’opera così come era stata progettata, con il costo previsto di circa 400 milioni per la parte dei privati (il 50% del costo complessivo) non era più bancabile e gli istituti di credito avevano avvertito che non avrebbero finanziato l’opera a quelle condizioni.
Così era scattato un piano B, con uno staff di tecnici e ingegneri che si erano messi al lavoro per ridimensionare il progetto iniziale, abbassando i costi. Che questo staff abbia lavorato è vero, effettuando anche una serie di verifiche sull’itinerario e studiando i correttivi tecnico-economici, ma nel frattempo quella firma nessuna l’ha messa. Ora tutto tace dalle direzioni delle imprese, nessuno ha informazioni supplementari e chiarificatrici. Restano quei dubbi sulla bancabilità, come detto, del progetto, con un’aggravante strettamente legata anche ai tempi biblici che le stesse imprese hanno dovuto subire in questi anni prima di vedere sbloccata la procedura.
Oggi il fronte su cui si è maggiormente accelerato sul fronte del sistema autostradale nel distretto del Sud Est è l’asse Catania-Siracusa-Gela, che entra anche nel territorio ragusano. Tra l’altro proprio ieri il deputato regionale Enzo Vinciullo, ha fatto sapere che verrà celebrata il prossimo 19 maggio la gara per i lotti 6, 7 e 8 della Siracusa-Gela. Svolta attesa anche questa, importante e, chiaramente, che in qualche modo va ulteriormente a depotenziare e scaricare la mole di traffico che, senza la Siracusa-Ragusa-Gela, avrebbe pesato sulla nuova Ragusa-Catania.
In sostanza i conti iniziali legati alla realizzazione dell’arteria e alla successiva gestione dei pedaggi, risulterebbero fortemente tendenti al ribasso nel momento in cui almeno metà della provincia iblea avrebbe maggiore convenienza a scegliere la Gela-Ragusa-Siracusa-Catania e non la nuova superstrada, che resterebbe, questo sì, utilissima da Comiso, aeroporto compreso, sino al capoluogo etneo. Un calcolo che a questo punto potrebbe anche avere scoraggiato le imprese che dovrebbero fare la nuova superstrada. Per la Siracusa-Gela, invece, va aggiunto che i lavori per i lotti 6 e 7 dovranno terminare entro il 13 dicembre 2015 a seguire del lotto 8, come previsto dal crono programma approvato dal Cas, dall’Anas, dalla Regione Sicilia, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Comunità Europea. A salvare i fondi per questi lotti era stato un emendamento presentato dall’Onorevole Vinciullo in Commissione Bilancio che aveva bloccato le risorse della Regione Sicilia destinate alla quota di cofinanziamento, conditio sine qua non per ottenere la quota di compartecipazione attraverso i fondi statali ed europei.