Anche attraverso l'opera filmica
di Irene Savasta

Palermo – Regione Sicilia e sviluppo del turismo. All’interno del Piano Regionale di Propaganda Turistica 2016, l’assessorato ha indetto un avviso esplorativo per manifestazione di interesse: si tratta di un “Roadshow” che si intende organizzare durante il prossimo mese di aprile insieme alla compagnia aerea Meridiana in occasione del volo inaugurale Palermo-New York. Probabilmente, nelle giornate fra il 21 e il 28 aprile. L’avviso è rivolto ai Tour Operator e l’evento si svolgerà nelle più importanti città dell’America Settentrionale: Boston, New York e Washington. L’avviso è innanzitutto un procedimento selettivo per creare una short list di tour operator siciliani interessati ad incontri con operatori statunitensi. Meridiana metterà a disposizione un numero di posti limitato per il volo Palermo-New York e i Tour Operator pagheranno soltanto le tasse aeroportuali. L’amministrazione, invece, si farà carico delle spese di transferts per tutto il viaggio. Ai partecipanti, invece, spetterà l’onere di vitto, alloggio e tutto ciò che è necessario per la trasferta. Potranno parteciparvi gli operatori che svolgono attività di incoming e che realizzano un proprio catalogo, anche telematico, destinato alla promo-commercializzazione dell’offerta turistica siciliana. Il numero massimo di operatori da accreditare è 20 e per partecipare bisognerà spedire le domande entro le 12.00 del 16 marzo 2016. Maggiori informazioni e dettagli sul sito della Regione Sicilia.
E a proposito di Piano Regionale di Propaganda Turistica 2016, sono state delineati i progetti, le tendenze, le motivazioni e le strategie che l’Assessorato Regionale intende portare avanti. Dallo sviluppo delle strategie di marketing nel web (finalmente) alla creazione di nuovi progetti per incanalare nuove fette di mercato turistico. Il piano, infatti, è stato stilato per incrementare la domanda turistica ha come priorità l’organizzazione delle filiere turistiche per rendere la Sicilia appetibile sul piano nazionale e internazionale. Alcuni punti cardine restano invariati rispetto agli anni scorsi: un contributo speciale per il Cinema e l’Audiovisivo, settore su cui l’Assessorato intende puntare, ma anche nuove produzioni per il web e documentari. Altro punto prioritario è quello di promuovere il brand Sicilia grazie ai dieci siti inseriti nella World Heritage List dell’UNESCO: per gli aspetti naturalistici le isole Eolie, l’Etna, l’opera dei pupi, la vite ad alberello di Pantelleria, oltre alla dieta mediterranea (condivisa con altri Paesi del bacino del Mediterraneo). Inoltre, fanno parte dell’UNESCO quattro siti territoriali come l’itinerario arabo-normanno di Palermo, le cattedrali di Cefalù e Monreale, Siracusa e le necropoli di Pantalica, la valle dei templi di Agrigento e le città tardo-barocche del val di Noto e un sito monumentale, la villa romana del Casale.
Il cambio di rotta, prevede la “costruzione di un prodotto turistico” piuttosto che la semplice promozione. La domanda è: come rendere la Sicilia, già nota comunque nei mercati di settore turistico, ancora più attraente? Capire le dinamiche di questi anni, studiare nuove strategie di marketing, affidarsi anche al mercato di nicchia e al web, in tutte le sue potenzialità, anche quelle social. La pagina facebook della Sicilia, attiva dal 2012, si attesta al secondo posto tra le regioni italiane, subito dopo la Toscana, per numero di fan. L’idea è quella di creare, grazie alle Destination Management, una destinazione di successo capace di offrire al turista esperienze uniche. E siccome il turista esprime opinioni non più con il passaparola fra amici ma lasciando commenti su internet, entra in gioco un altro fattore: la Destination Reputation, cioè quel fattore che analizza la “reputazione” in internet di un posto per studiare nuove strategie di marketing. Nel 2015, la Sicilia ha avuto ottimi riconoscimenti su prestigiose testate internazionali come il Telegraph e The Finanzial Times. Anche Tripadvisor premia la Spiaggia dei Conigli di Lampedusa o Cala Rossa di Favignana. Il piano prevede, inoltre, che le scelte d’investimento debbano essere sostenute in accordo con le imprese e le rappresentanze del settore. Secondo l’osservatorio turistico regionale, infatti, nel 2014 la Sicilia ha avuto un incremento dei flussi turistici, con oltre il 6% dei pernottamenti in più rispetto all’anno prima e un aumento di quasi il 9% degli arrivi. Ma la sorpresa arriva dal settore extralberghiero: le presenze sono cresciute del 15.6% e gli arrivi del 13.8%. Nel 2014 c’è stata anche una controtendenza rispetto alla provenienza dei turisti: un sostanziale pareggio fra visitatori stranieri (americani e tedeschi in maggioranza) e visitatori italiani.
Fra i settori in crescita, vi è sicuramente il turista che sceglie un vacanza relax, intesa come scoperta del territorio con percorsi enogastronomici, naturalistici, termali oltre che culturali. Anche il settore crocieristico risulta in crescita positiva, anche se a questo tipo di turismo dovrà accompagnarsi una maggiore qualità dei servizi a terra (come orari di apertura dei musei, chiese, siti archeologici, ecc). Non manca nemmeno il settore del “turismo delle radici”, cioè gli emigranti, magari di terza o quarta generazione, che ritornano in Sicilia per conoscere la terra dei loro nonni.
Per quanto riguarda l’offerta culturale, il piano promuoverà il turismo in Sicilia con apposite fiere dedicate al settore. Al già citato patrimonio dell’UNESCO, si unirà la promozione di itinerari artistico-culturali come “la strada degli scrittori”, cioè i luoghi di ispirazione letteraria. Anche il bacino scolastico rappresenta una fetta di turismo giovane che si intende potenziare. Ma il piano prevede la valorizzazione degli itinerari naturali (Parchi, monti, Etna, aree marine protette), puntare sui Borghi più belli d’Italia, sul turismo sportivo (ancora in realtà poco conosciuto), quello religioso, che invece è in evoluzione e anche, ovviamente sulla stagione estiva: non solo mare, ma anche esperienze naturalistiche magari accostate al turismo archeo-subacqueo. Destagionalizzare i flussi turistici (non basta più solo il turismo estivo), è uno degli obiettivi del piano.
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