di Redazione
La stanza del sindaco, al primo piano del Municipio di Scicli compie cento anni. C’è ancora tempo, volendo, per spegnere cento candeline in onore della stanza più importante del palazzo che oltre un secolo fa prese il posto del convento annesso alla chiesa di San Giovanni Evangelista.
Il preside Franco Ragazzo ha riportato alla luce in questi giorni un documento che attesta come la stanza del sindaco, oggi resa celebre dalla fiction televisiva del Commissario Montalbano, sia costata, nel 1908, ben mille lire.
Per l’addobbo della stanza nella quale “il Sindaco possa decentemente tener l’ufficio e ricevere le persone, senza essere costretto a ricorrere al gabinetto del Segretario per potersi sedere, si sono aperte le trattative con un tappezziere e, dopo una lunga trattativa, si è stabilito che col compenso di lire mille deve assumere l’obbligo di far decorare la volta secondo il disegno da lui esibito e di fornire uno scrittoio di noce americana massiccio, delle dimensioni di m. 1.60 per m. 0.90 con disegno approvato, una cartiera, una consolle con specchio proporzionato alla parete, due portavasi completi, un divano grande di m. 2.50, due poltrone ed otto poltroncine di stoffa gia scelta secondo il campione, una sedia per lo scrittoio confacente al mobile, un necessaire per la scrivania”.
Sindaco del tempo era Ignazio Piccione Ignazio Scimone. La spesa venne autorizzata dal Prefetto di Siracusa.
Nel grosso fascicolo Spese si trovano due note: con la prima il tesoriere Emanuele Sgarlata “pagherà la somma di £ 35.60 per carte da parato alla società Arti Decorative Interne Marchetti di Vicenza per spedizione con assegno ferroviario del 20 giugno; la seconda si riferisce al pagamento di £
Proprio questi ultimi, in stile liberty, sono stati il punto di forza nell’immaginario collettivo del successo di questo luogo di Montalbano, che anche questa estate registrerà la peregrinazione dei turisti in cerca della stanza del questore Luca Bonetti Alderighi. Il progetto del Municipio è dell’architetto netino Sergio Sallicano. Sulla facciata è scolpita la data di costruzione del palazzo, il 1902. La demolizione del convento e la costruzione del Municipio era stata decisa tra il 1876 e il 1889.

Il papà del Municipio di Scicli, Sergio Sallicano
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