di Redazione

Siamo quasi arrivati alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del nuovo Sindaco. Sono tanti i proclami che si leggono sui manifesti che tappezzano i muri della città e molto belli i discorsi e i programmi che riguardano i temi più svariati quali il rilancio dell’agricoltura, del turismo, la discarica, ecc.
Tutti temi molto importanti che non possono che essere prioritari per il rilancio di un paese laborioso come Scicli. Io sono un appassionato di economia e di marketing e le strategie proposte (anche se in alcuni casi meramente propagandistiche) mi affascinano e mi fanno ben sperare per il nostro futuro.
Ci sono però problemi che possono non apparire prioritari perché magari riguardano pochi cittadini per cui, considerato che le problematiche di carattere economico vengono affrontate abbondantemente da tutti coloro che per mestiere fanno i giornalisti io vorrei, come al solito dare voce e spazio a tutti coloro che silenziosamente soffrono.
A tal fine mi voglio rivolgere ai candidati a Sindaco e a tutti gli aspiranti consiglieri per raccontargli la storia di un grande eroe. Si chiama Igor ed è un bel ragazzo di Donnalucata che due anni fa a causa di un incidente stradale è rimasto per lungo tempo in coma ed ora riesce a comunicare soltanto con gli occhi. Igor non si è mai arreso come non si è mai arresa la mamma Grazia che sta lottando con tutte le proprie forze per donare a suo figlio una vita migliore. Molte sono state le porte chiuse in faccia, soprattutto quelle della impietosa burocrazia, e parole come “dobbiamo aspettare il nuovo piano di zona” o “mi dispiace ma non ci sono fondi in bilancio” colpiscono dritti al cuore lasciando ferite indelebili. Ma per fortuna Grazia non si è mai arresa e sperando che qualcuno prima o poi si attivi per aiutare suo figlio continua giorno dopo giorno a lavorare con le proprie disperate forze ottenendo piccoli ma significativi risultati.
Mi appello a Voi, spettabili aspiranti sindaci, perché prendiate esempio dalla forza e dal coraggio di Igor e di sua madre per imparare e comprendere che quando si presenta l’occasione di aiutare chi vive una sofferenza così grande bisogna coglierla al volo ed attivarsi con tutti i mezzi e le risorse possibili.
Purtroppo, capisco che dopo che ci si siede su quella poltrona così ambita (tra l’altro famosa perché si trova nella stanza del commissario Montalbano) si inizia a pensare soltanto a come mantenere i consensi dei cittadini asfaltando qualche strada visibile a tutti e dimenticando ben presto quelle poche sfortunate persone che soffrono.
Ed allora io vi invito ad andare a visitare e conoscere questo grande eroe di nome Igor perché guardandolo negli occhi potreste imparare che per ben governare non bastano le grandi opere ma occorrono anche grandi gesta.
Roberto Vernuccio
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