di Redazione

PALERMO, 20 AGO I carabinieri di Trapani hanno
arrestato in un appartamento a Castelvetrano Francesco Paolo
Cammareri, detto “Pummaroro”, latitante dallo scorso 15 luglio
dopo avere strappato il il braccialetto elettronico.Era stato
arrestato circa un anno fa perché ritenuto responsabile, assieme
ad altri complici ancora ignoti, della violenta rapina messa a
segno nel gennaio del 2019 ai danni dei coniugi Salone,
picchiati e narcotizzati nella loro villa di Casa Santa; era
stato poi posto ai domiciliari nella sua abitazione nel rione
San Giuliano dove lo chiamano “Padrino” per i contatti, da lui
millantati, con esponenti di Cosa nostra. Durante le indagini
coordinate dal sostituto procuratore Brunella Sardoni e la
supervisione del procuratore di Trapani Maurizio Agnello, i
carabinieri avevano messo sotto osservazione i familiari. A
insospettire gli investigatori sono stati i ripetuti spostamenti
della moglie di Cammareri, che spesso si recava a Castelvetrano,
cambiando auto.
Dopo diversi giorni di pedinamenti i carabinieri sono arrivati
in una abitazione del centro di Castelvetrano. Ieri è scattato
il blitz quando l’uomo è comparso sull’uscio di casa per
accompagnare la moglie; dopo l’irruzione Cammareri, bloccato, si
è congratulato con i carabinieri. ALl’interno della casa è stato
trovato un borsello con due pistole cariche con matricola abrasa
e munizioni. A favorire la latitanza sarebbe stata una coppia di
Castelvetrano, arrestata per favoreggiamento. Cammareri è stato
rinchiuso nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani. (ANSA).
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