Mentre il presidente Gianni Vindigni non intende dimettersi
di Gazzettadelsud

Ragusa – «Il Comune vuole una proroga dall’Ato per la gestione del servizio di igiene ambientale? Faccia da sé, così come ci ha comunicato di voler fare autonomamente in sede di assemblea dei soci! Il sindaco Dipasquale “reclama” le dimissioni del presidente dell’Ato? Se mai avessi avuto dubbi sul mio operato, mi sarei già fatto da parte, senza bisogno del suggerimento di Nello Dipasquale».
Tra Ato e Comune capoluogo non è mai corso… buon sangue, ma ora i rapporti sono decisamente ai ferri corti. E se mai ce ne fosse stato bisogno, la riprova viene dalle piccate repliche in premessa del vertice della società d’ambito, Gianni Vindigni, all’irata “filippica” scagliata dal primo cittadino del capoluogo proprio nelle scorse ore, culminata nell’annuncio della chiusura di Cava dei Modicani ai comuni di Ispica e Scicli a partire dall’1 aprile.
Nel contempo, “gongolano” le opposizioni, con i consiglieri del Pd, Peppe Calabrese, Gianni Lauretta e Riccardo Schininà, che ricordano come proprio l’1 aprile scadrà l’appalto della Busso srl e che, stante l’inerzia di Ato e Comune, si andrà inevitabilmente verso una proroga che, per quanto annunciato dai consiglieri del Pd, sarà oggetto di un esposto alla Procura.
D’altro canto, Ato e Comune continuano a rimpallarsi le responsabilità. Il presidente Vindigni, infatti, ribadisce quanto già comunicato ufficialmente all’ente nei giorni scorsi: ossia che, il Comune capoluogo, non avendo aderito al progetto di appalto unico come formalmente dichiarato dall’ex assessore Migliorisi in sede di assemblea dei soci, dovrà attivarsi autonomamente per una nuova procedura a evidenza pubblica o per operare in regime di proroga: «Una proroga – ci ha dichiarato Vindigni – che l’Ato concederebbe solo se si avesse un ripensamento e l’adesione al bando pubblico, giustificabile, per l’appunto, con la necessità di approntare il bando».
Ieri intanto, cda dell’Ato, convocato d’urgenza per affrontare l’emergenza che scatterà l’1 aprile. L’esecutivo si è aggiornato a lunedì alle 15.30. Nelle more è stata chiesta autorizzazione a fruire di discariche fuori provincia. In tarda serata incontro con il vicario del prefetto.
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