Per Ingroia e per gli animali
di Redazione


Napoli – L’attrice Loredana Cannata protagonista in via Toledo a Napoli di una manifestazione dei Verdi Ecologisti contro la vivisezione ed in difesa dei diritti per gli animali. La Cannata è stata “rinchiusa” nuda dentro una gabbia. Presenti il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli, il segretario cittadino del Sole che Ride Vincenzo Peretti, il capogruppo al Comune di Napoli Carmine Attanasio ed il presidente dell’ associazione Italia Animalista in Movimento Piero Cipollaro.
Cannata come Marina Ripa di Meana, ma quasi venti anni dopo?
«Credo che la signora Meana, all’epoca, lo fece soltanto per suscitare un forte clamore mediatico, dato che poi di pellicce ne ha indossate».
Mentre lei?
«Io sono un’animalista convinta e di onesta coscienza. Sono vegana, lotto da anni in difesa dei beni comuni e oggi sono schierata con questo movimento dal basso che invita alla partecipazione civile per riaffermare i diritti universali».
Ma resta il dilemma sull’uso del corpo femminile. Non rischia, in questo modo, di solleticare la vena più maschilista che riduce la donna a oggetto?
«Per quanto mi riguarda, l’uso del corpo ha qualcosa di rivoluzionario. Tantomeno una performance artistica come la mia può essere interpretata come un gesto che istighi a delinquere. Io credo che la nudità ci avvicini soltanto agli animali».
Non teme neanche una strumentalizzazione di tipo politico, dato che la sua performance cade, non a caso, in piena campagna elettorale?
«Ognuno è libero di pensarla come vuole». Lei sostiene la lista di Rivoluzione civile di Ingroia. Non ha pensato di candidarsi? «A dire il vero mi è stato anche proposto. Ma non so se deciderò mai di candidarmi: mi piace, per ora, sentirmi nel pieno di questa onda di partecipazione attiva e civile».
Quindi si sente benecomunista?
«Benecomunista? È un termine un po’ così… diciamo che sono ancora in dubbio sulla correttezza di questa espressione». Cosa non le piace? «Bado alla sostanza, non alle classificazioni».
Lei è molto attiva in Chiapas.
«Sì, abbiamo realizzato lì delle case di salute: una formula creata dagli indigeni, piccole farmacie che si autosostengono grazie al costo basso delle medicine che vengono distribuite».
Lei sarà a Napoli: cosa pensa della città amministrata dal sindaco arancione de Magistris?
«Ci manco da parecchio. Il sindaco penso sia una persona onesta, ma non ho seguito il suo operato».
Le posso augurare in bocca al lupo?
«Viva il lupo!»
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