Attualità
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04/01/2012 09:55

Le catene sulla Modica-Ragusa, Nino Minardo: E’ follia

Il silenzio dell'Anas

di Redazione

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Catene antineve
Catene antineve

Modica – “Se dalle parti dell’ANAS hanno la convinzione di avere a che fare con una provincia ‘babba’, fatta da gente pronta a subire qualunque sopruso, si sbagliano di grosso. Ed il fatto che, qualche istituzione locale  abbia reagito blandamente all’assurda imposizione delle catene a bordo sulle strade che uniscono Ragusa a Modica, non autorizza l’ANAS ad imporre ciò che vuole senza dare spiegazioni”

A scrivere è il deputato Pdl Nino MInardo. 

“Sono quelle che pretendo io, come parlamentare,come rappresentante della provincia di Ragusa e come cittadino ibleo. Non possono continuare in sede ANAS a stare in silenzio di fronte ad una provincia che si ‘ribella’ in ogni modo: istituzionalmente, come opinione pubblica, a livello associazionistico e adesso anche sui social networkVoglio sapere il perché di un’imposizione ‘folle’! 

Perché il sottoscritto, come ogni altro cittadino di questo lembo di Sicilia, sa rispettare le regole ma non subisce imposizioni senza spiegazioni. Sinora, anche per rispetto di alte e meritorie iniziative istituzionali come quella di S.E. il Prefetto dott.ssa Giovanna Cagliostro, abbiamo atteso pazientemente i pronunciamenti dell’ANAS. Ma se continuano i silenzi e l’assenza di motivazioni ad un provvedimento assurdo come imporre le catene da neve in una zona dove la NEVE la si vede solo in tv, siamo pronti, io per primo, a mobilitarci sino a quando non ci diranno il perché di questa assurda decisione.

La buona educazione della nostra gente non venga confusa all’ANAS con un’arrendevolezza che non ci appartiene. Non ho alcuna intenzione di accettare ancora a lungo questo silenzio e questa mancanza di comunicazione che ha già offeso la nostra provincia e le istituzioni che la rappresentano ad ogni livello. Credo sia giunto il momento di mettere fine ai fiumi di comunicati stampa che appaiono piagnistei senza alcun effetto e dare il via ad una mobilitazione generale perché una cosa così scellerata possa essere rivista o, quantomeno, spiegata!”