Tra i presenti, il compagno e braccio destro Leo Dell’Orco e la sorella Rosanna
di Redazione

Gazzola, Piacenza – Una cerimonia intima quella della tumulazione delle ceneri di Giorgio Armani. Poco prima delle 15 di giovedì 11 settembre, al piccolo camposanto di Rivalta di Gazzola c’erano i familiari più stretti di Armani. Terminata la cremazione, le ceneri dello stilista, nato a Piacenza l’11 luglio 1934, sono state sigillate all’interno dell’urna cineraria che gli addetti delle pompe funebri hanno portato fino alla soglia della cappella della famiglia Armani. Tra i presenti, il compagno e braccio destro di Armani, Leo Dell’Orco, la sorella dello stilista, Rosanna, e i tre nipoti, Silviana e Roberta Armani con il loro cugino Andrea Camerana, figlio di Rosanna. Presente anche Michele Tacchella, che guida la divisione Giorgio Armani EA 7, il travel retail e l’area «competitive intelligence».
Sguardi bassi, braccia conserte e vestiti scuri. Don Giuseppe Busani, parroco di Rezzanello, Momeliano e Rivalta – che aveva officiato il rito funebre lunedì scorso nella chiesetta di san Martino vescovo, incastonata nel borgo medievale – ha recitato alcune preghiere e letto il Salmo 23 “Il Signore è mio pastore: non manco di nulla” per «dare conforto». Dopo una ventina di minuti, terminato il momento di raccoglimento, tutti i presenti, una alla volta, si sono avvicinati al loculo. Un bacio e il segno della croce sono stati il loro addio.
Deposta la lapide – ancora vuota e senza epitaffio – i familiari si sono incamminati verso il cancello laterale del cimitero, che si affaccia su un campo verde. Tacchella a destra e Camerana a sinistra, hanno tenuto amorevolmente sottobraccio la signora Rosanna, accompagnandola alla sua auto dove, dopo un breve scambio di saluti ciascuno è ripartito lasciando Rivalta. Fuori dai cancelli, presidiati da polizia e carabinieri, si sono radunate una manciata di persone – tra loro, anche il sindaco di Gazzola, Simone Maserati – che hanno osservato da lontano la cerimonia.
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