di Redazione


Che spasso le sedute del Consiglio Comunale di Scicli! Non si capisce sempre molto bene di cosa si parli e di cosa si stia trattando ma, certamente, fra i vari interventi dell’ultima seduta del 27 agosto ci sono delle chicche da citare: al posto di pazzoide si dice “pazzoido”, probabilmente perché chi lo afferma riferendosi a se stesso appartiene al genere maschile; i dati compatibili di cui si è discusso tutta la serata diventano “commestibili”. Gli “a cui, in cui” volteggiano in una girandola sempre nuova come, per esempio, nel citare un documento “di cui ho messo la firma”. Fin qui la parte ilare, ma parafrasando un noto scrittore italiano: la situazione non è seria, ma certamente è grave.
All’o.d.g. era la discussione sui criteri generali della Pianta Organica del Comune su cui si sono già registrate varie frizioni fra maggioranza consiliare e Amministrazione.
Ma procediamo. Illuminato sulla via di Damasco, il dott. Picone, segretario verbalizzante della serata, scopre venerdì scorso di non poter svolgere la suddetta funzione in Consiglio per incompatibilità in quanto parte in causa, potendo aspirare alla dirigenza prevista nella nuova pianta organica prevista dalla Giunta. Il dott. Canto, informato, non può rientrare dalle ferie.
Che fare? (Se lo chiedevano pure i cafoni di Fontamara di Silone). Dovrebbe verbalizzare il Consigliere più giovane. Ma Venticinque, avvertito il pericolo del cambio di funzione in corso d’opera, abbandona il Consiglio.
Che fare? Di cosa si potrebbe discutere? Dell’incompatibilità di Picone, punto all’o.d.g. a sorpresa! Il Sindaco? Dove sarà? Lo rappresenta degnamente l’Assessore la Rocca.
Che fare? Si discute per circa tre ore sull’incompatibilità di Picone, i Consiglieri diventano pure esperti di giurisprudenza, si pizzicano con il dott. Picone, insospettiti dalla tempistica della scoperta incompatibilità ma si impantanano, incapaci di assumere una posizione chiara, netta, forte. Tutti pensano che l’incompatibilità di Picone sia una mossa politica (?) quantomeno dell’Assessore al ramo, ma avendo qualche dubbio sulle proprie incompatibilità e su quelle di altri consiglieri, ( vedi Presidente del Consiglio e almeno cinque Consiglieri), non riescono ad attraversare il guado e nessun volenteroso si offre di compilare il verbale, neanche il consigliere anziano, sempre presente a tutti i consigli. Si rinvia il Consiglio al 10 settembre approvando un ordine del giorno di protesta.
Impegno economico della serata: i gettoni di presenza dei 15 consiglieri presenti, lo straordinario del dott. Picone e del suo collaboratore, del messo, della polizia municipale. Poca cosa in totale, ma è corretto sprecare così il denaro della collettività? E, soprattutto, sprecare così la politica, degradandola e schiacciandone il livello sempre più in basso?
Cosa si poteva fare? Una delibera senza verbalizzazione o con un volontario verbalizzante o, ancora meglio, la trasmissione immediata di una forte nota al Sindaco con la richiesta di permettere con immediatezza il normale funzionamento di un organo istituzionale quale il Consiglio Comunale pena il prolungamento della seduta senza soluzione di continuità.
Scicli, 30 agosto 2007
Per il Circolo “Scicli Democratica”
Donata Militello
Salvatore Emmolo
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