Occorre una bonifica
di Salvatore Rustico
Ispica – Giriamo, la segnalazione che ci giunge da cittadini ispicesi, condividendone il profondo rammarico.-
La Basilica di S. Maria Maggiore a Ispica, racchiusa entro una bella cancellata in ferro battuto colonne , iniziata dopo il terremoto del 1693 per accogliere la statua del Cristo alla Colonna, fu completata nel 1725 su progetto del siracusano Rosario Gagliardi. Solo due anni dopo, un secondo terremoto fece crollare gran parte della Basilica, che fu ricostruita nell’arco del trentennio successivo, mentre nel 1749 Vincenzo Sinagra, originario di Noto, realizzò lo scenografico loggiato, ispirandosi al colonnato di San Pietro. Ha forma semiellittica, con tre logge centrali e altre dieci per parte, che all’inizio del secolo scorso furono adibite a botteghe.
L’incuria, la disattenzione, non contribuiscono certo al mantenimento dell’opera in buono stato.
© Riproduzione riservata