Cronaca
|
21/06/2008 12:36

Le vie della droga a Scicli

di Redazione

Meteo: Scicli 16°C Meteo per Ragusa

Le vie della droga a Scicli: strade strette, continui cambi di residenza per essere meno riconoscibili dai vicini di casa.
Sono alcuni dati dello spaccato ricostruito dal Commissariato di Modica in questi mesi anche in seguito all’ultima operazione, condotta in via Porticale, al quartiere San Nicolò, in cui sono stati arrestati tre cittadini extracomunitari, di diversa nazionalità.
In nome degli affari si abbattono anche barriere linguistiche e di nazionalità a Scicli. Un vero e proprio caso di integrazione. Spesso gli spacciatori tengono un cane da guardia in casa, come allarme anti intrusione da parte delle forze dell’ordine.
“Accade purtroppo che i locatori delle abitazioni non facciano la comunicazione di cessione fabbricato, per cui ricostruire gli spostamenti dei criminali non è sempre è facile -spiega il vicequestore aggiunto, e commissario di Modica, Maria Antonietta Malandrino.
La piazza Italia è il luogo in cui “attraccare clienti”, la cessione dello stupefacente avviene invece in luoghi più riparati, in strade strette, dove è più facile mimetizzarsi. E poi, una delle tecniche di nascondimento, è quella di cambiare spesso abitazione.
“Nei quartieri il controllo sociale è elevato, è facile essere osservati dai vicini di casa, dare nell’occhio. Ecco perché spesso chi delinque ha necessità di spostare repentinamente il centro vitale dei propri traffici”, spiega la dottoressa Malandrino.
L’operazione Mixer, e ora l’arresto di tre extracomunitari, un libico, un tunisino e un albanese, dimostrano come il consumo di stupefacente, e segnatamente cocaina, sia molto diffuso, anche tra i giovani. Sciclitani ed extracomunitari.
Un fenomeno di cui non si può non tenere conto nell’esaminare la devianza e il disagio sociale. E’ chiaro che per permettersi da un punto di vista della spesa l’investimento per l’acquisto di dosi di cocaina, alcuni degli avventori saranno costretti a dedicarsi al crimine: molto banalmente a diventare essi stessi spacciatori per avere la dose per il consumo personale a titolo gratuito.
Una catena destinata a ingrossarsi, un iceberg di cui si intravede solo la punta, gli spacciatori, mentre il popolo dei consumatori resta nell’ombra, sempre più numeroso, e assetato della felicità che offre la polvere bianca e le sue mortali sorelle.

 

 

Foto di Gianluca Bufardeci tratta dal blog www.fotosservando.it