Intervista alla titolare dell'agenzia White eventi
di Irene Savasta

Chiaramonte Gulfi – C’è una professione, forse più di altre, che negli ultimi tempi ha avuto un grande successo: saranno stati i programmi televisivi tematici, la maggiore ricerca dei dettagli o semplicemente l’atavica mancanza di tempo che riguarda un po’ tutti noi in questa quotidianità così frenetica. Sta di fatto che il wedding planner è una professione che, nata in tempi relativamente recenti, anche da noi comincia ad avere un ottimo riscontro di pubblico. A Chiaramonte Gulfi, c’è lei: Leandra Battaglia, 32 anni, una giovane mamma e imprenditrice che già nel 2013 ha fondato la White Eventi, un’agenzia che si occupa di organizzare eventi, in particolare matrimoni. Nata da una costola dell’attività di famiglia, da anni è proprietaria di una fioreria, Leandra Battaglia ha saputo interpretare i tempi, dando prova di grande intelligenza e modernità. Ma esattamente, cos’è un Wedding Planner? Di cosa si occupa con precisione? E soprattutto, quali sono le tendenze per questo 2018?
Leandra, com’è nata l’idea di fondare un’agenzia di eventi?
“White eventi ha aperto ufficialmente le porte al pubblico nel 2013. Come molti giovani miei coetanei nel 2011 mi sono ritrovata, dopo aver svolto un’altra attività, senza un lavoro. Così, ho iniziato a pensare al mio futuro. All’epoca, anche se non parliamo di tantissimi anni fa, questo lavoro era visto come un azzardo. C’è voluto molto tempo e un percorso piuttosto lungo, oltre a qualche programma televisivo, per sdoganare definitivamente questa professione. Ora, invece, le cose sono cambiate. L’attività dei miei genitori mi ha aiutato moltissimo, visto che noi da sempre ci occupiamo di fiori e abbiamo un punto vendita. Abbinare le due cose è stata una scelta vincente”.
Un wedding planner, esattamente, cosa fa?
“Dunque, bisogna capire che un wedding planner non si occupa esattamente degli addobbi, ma dell’organizzazione dell’evento. L’organizzazione parte da un’idea degli sposi e dal loro budget e in base a questa idea iniziale il wedding comincia ad organizzare. Molte volte in ufficio gli sposi arrivano solo con una data in testa, ma spesso è capitato che arrivassero senza neanche quella. In base al concetto iniziale si sceglie il periodo e il giorno migliore in base alle esigenze, anche economiche. Faccio un esempio: il sabato non è un giorno buono per ottimizzare i budget. Se una coppia ha un budget molto limitato, può pensare di sposarsi un giorno di settimana. Naturalmente, se una coppia decide di sposarsi in una data ben specifica, è meglio cominciare a pensarci almeno un anno prima”.
La tua agenzia si occupa solo di matrimoni?
“Assolutamente no. White eventi è un’agenzia che organizza qualunque tipo di avvenimento, dalle fiere alle convention. Il matrimonio è sicuramente l’evento che ci rappresenta di più e in cui siamo più specializzati, ma ci occupiamo un po’ di tutto”.
Quando una coppia arriva in agenzia e si affida a White eventi, come si muove il wedding planner?
“Io sono il contatto con tutte le persone che, a vario titolo, sono coinvolte nell’evento. Preciso che la richiesta parte sempre dal cliente, ma sono io che sviluppo il tutto e do i consigli per realizzare al meglio la loro idea. Subito dopo aver individuato le possibili location, vengono fatti i preventivi e sono gli sposi poi a decidere cosa scegliere e così si fissa un primo step. Poi, avvengono tutti i passaggi successivi: la scelta del fotografo, la ricerca dell’abito da sposa, che oggi è possibile anche noleggiare se una sposa vuole risparmiare, la scelta delle bomboniere, delle partecipazioni e così via. Il disbrigo pratiche burocratiche, invece, è un servizio che mi chiedono soprattutto le coppie straniere, non essendo avvezzi ai nostri uffici. Su richiesta, dunque, mi occupo anche di quello”.
Hai parlato di stranieri. Sono molte le coppie che vengono dall’estero a sposarsi qui? Hanno delle richieste particolari?
“Si. Personalmente, ho seguito svizzeri, irlandesi, canadesi. Per loro, la chiesa più bella in cui sposarsi, se scelgono il rito religioso, è sicuramente San Giorgio a Ibla. Richieste particolari no, l’unica cosa è che è difficile far capire loro che ancora da noi non è possibile sposarsi con rito civile ufficiale in spiaggia o sulle montagne. Com’è noto, infatti, i Comuni stabiliscono alcune location dove è possibile sposarsi all’aperto, ma non è una cosa a discrezione della coppia”.
Un wedding si occupa anche delle decorazioni?
“Le decorazioni sono proprio la fase finale dell’organizzazione di un matrimonio. Di solito si studia insieme alla coppia un tema e un colore. Si cerca anche di fare quello che tecnicamente viene definito “coordinato delle nozze”, ovvero abbinare gli accessori come i fiori, le partecipazioni e i nastri al tema o al colore”.
Quali sono i temi e i colori che vanno per la maggiore per il 2018?
“Nel 2018 i colori predominanti saranno il tortora e il rosa cipria e tutte le tonalità pastello fredde. Per quanto riguarda i temi, invece, va molto forte il cosiddetto “country chic”, fatto di legno, natura, ambienti e dettagli caldi. La realizzazione di un tema si nota poi nelle bomboniere, nei sottopiatti e in altri dettagli sempre a scelta della coppia”.
Quali sono gli altri aspetti di tendenza per il matrimonio 2018?
“Le location più gettonate per i ricevimenti sono ville, castelli, antichi manieri e anche casali, con servizio catering e buffet solo per antipasti, dolci e frutta. Il pranzo o cena di nozze, invece, è apprezzato soprattutto quando è a base di pesce, ma sono anche amatissime le cosiddette Isole tematiche. In pratica, su richiesta, viene allestito un tavolo tematico con degustazioni ad esempio, di formaggi tipici, o di frutta secca, o di sigari e brandy, o di caramelle per i bambini. Solo la fantasia è un limite per le isole tematiche, apprezzatissime dagli invitati”.
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