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22/01/2011 23:03

Leontini attacca Gilotta. E parla di Civello

"Dove sono i controlli?"

di Redazione

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Innocenzo Leontini
Innocenzo Leontini

Ragusa – Conferenza stampa stamani dell’on. Innocenzo Leontini a Ragusa.

Il capogruppo Pdl all’Ars ha attaccato in maniera frontale il governo regionale e l’Asp 7 di Ragusa. 

“Bilancio fallimentare” secondo Leontini, quello dell’Asp. 

“Ci sono controlli a doppio binario. Un medico dell’ospedale di Scicli, per ragioni meno gravi di quelle di cui è accusato Civello, è stato licenziato in tronco.

Come fa l’azienda a dire che nulla sapeva? Dove sono i controlli? Non c’è vigilanza. 

Circa le responsabilità del dottore Civello, sarà la magistratura ad accertare la verità”. 

Inefficienza nella azione, programmazione, e nella reazione, ha detto Leontini. 

“Scicli e Comiso stanno andando verso la chiusura. Solo proclami, dichiarazioni propagandistiche, mentre nessun potenziamento è stato attuato dei Pta e dei Pte”. 

 

Leontini inizia subito ad attaccare: «Dopo un anno e mezzo di conduzione da parte dell’attuale dirigenza – afferma – si può tracciare un primo bilancio, che è fallimentare». A Gilotta ricorda che «Ragusa non è mai stata interessata dalla cattiva conduzione e le precedenti due aziende (Ausl e Ospedaliera) sono state indicate come modello e virtù organizzative». Di questa, invece, Leontini non ha la stessa idea. Anzi, ribadisce che la gestione è stata «fallimentare per la programmazione, l’azione e la reazione».
Il primo atto d’accusa riguarda proprio la programmazione, ricordando che l’Azienda è stata destinataria di finanziamenti importanti: quasi un milione e mezzo per realizzare il bunker per la radioterapia all’ospedale “Arezzo” (intervento già effettuato), oltre tre milioni per la ristrutturazione e l’adeguamento delle sale operatorie e del pronto soccorso del “Maggiore” di Modica; oltre due milioni per l’ampliamento dell’area di emergenza e diagnostica dell’ospedale di Vittoria. «L’ammontare complessivo – annota Leontini – è cospicuo ma non sono pronti e progetti esecutivi e non si prevede che accada a breve con il rischio di perdere queste somme».
Per il deputato regionale ispicese l’amministrazione dell’Asp «è fallimentare anche nell’azione «perché per prendere qualsiasi decisione sono necessari tempi biblici. Nel frattempo, le liste d’attesa, che erano parzialmente lunghe sono diventate lunghissime». E il futuro non si annuncia positivo perché il nuovo organigramma, fa presente Leontini, prevede «un solo primario per distretto per radiologia, anestesia e laboratorio analisi. Due primari per i due pronto soccorso del distretto 2 (tutta la provincia escluso il capoluogo) significa uccidere la sanità. Ed avendo presentato – aggiunge – una dotazione organica di tremila unità, il declino delle prestazioni appare inevitabile». Perché, è l’accusa, «avremo un infermiere per trenta pazienti, mentre gli ausiliari li vediamo vagare per diverse unità operative. E nei notturni abbiamo una sola unità per le sale operatorie e il pronto soccorso».
Questo risultato, secondo il deputato del Pdl, è il risultato della mancanza di reazione dell’Asp alle scelte dell’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. Ed alla fine, è la sua rappresentazione, «questa nuova sistemazione porterà a chiudere Scicli tra un mese e poi Comiso. Si dice che in alternativa c’è il Pta. Ma non sono partiti. Hanno detto che ci sarebbero stati i punti di primo intervento, ma pensate che possano assolvere alla funzione di appropriatezza del ricovero senza un pronto soccorso?».
Leontini si chiede qual è la reazione dell’amministrazione ragusana «al tentativo di Russo di imporre ad una provincia virtuosa i problemi di quelle che non lo sono. La Regione – aggiunge – ha imposto di massacrare i convenzionati esterni e Ragusa sta subendo più degli altri. Chi deve difendere la situazione della sanità ragusana se non il direttore generale? Si sta rovinando la provincia di Ragusa e il direttore e i suoi collaboratori tacciono».
L’appello è rivolto ai sindaci perché operino con decisione, «altrimenti – fa presente – ci ritroviamo a mettere la quota più importante di sacrificio per bonificare le situazioni altrui». Per Leontini è necessario che intervengano i sindaci «perché la conduzione attuale è inesistente».