Lo rivela Repubblica
di Redazione
Palermo – Non è stato rieletto, Innocenzo Leontini, nella recente competizione per il rinnovo dell’assemblea Regionale Siciliana. Chiede però la pensione, di 6 mila euro al mese, con sette anni di anticipo rispetto al compimento del sessantesimo anno di età.
A rivelarlo, stamani, un articolo apparso sul quotidiano La Repubblica, che svela come quattro deputati regionali trombati abbiano inviato una lettera, solo una lettera, e non una richiesta formale firmata da un legale, con cui appunto Leontini, Nino Beninati, Salvino Barbagallo e Camillo Oddo, nonostante 50enni (Leontini ha 53 anni) chiedono l’anticipo sulla pensione.
La legge dice che dal primo gennaio 2012 sono abolite le baby pensioni d’oro, sostituite da un vitalizio, che può essere percepito solo al compimento dei 60 anni.
I quattro deputati non rieletti sostengono però di aver maturato il diritto alla pensione coi vecchi requisiti, ragion per cui Leontini (già Pdl oggi Cantiere Popolare) chiede che gli vengano corrisposti 6 mila euro al mese (è stato deputato dal 1996 al 2012, per 4 legislature), sin da subito.
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