Riceviamo e pubblichiamo
di Lettera firmata


Modica – “Ricordo ancora il primo giorno di scuola” era la frase di una canzone di un cartone animato degli anni 80 , il libro cuore mi pare. E questa frase mi sovviene ogni volta che un nuovo anno scolastico inizia, non per dolce malinconia si intende, per fortuna i miei studi sono finiti anni fa, ma per scommessa. Infatti ogni anno scommetto con me stesso quale nuovo piano, per rendere la vita difficile alle famiglie e ai genitori che accompagnano i propri figli, i grandi amministratori locali come burattinai ordiscono.
Da padre accompagno ormai da quattro anni mia figlia presso l’istituto comprensivo “Raffaele Poidomani plesso Denaro Papa”. Quest’anno si sono superati, che neanche le menti di Kafka, Beckett o Ionesco avrebbero saputo partorire. Asfaltare la strada il primo giorno di scuola, in un luogo gia complicato di suo, dove un unica strada a senso unico permette il parcheggio e il deflusso dei veicoli. Asfaltare la strada il primo giorno di scuola, una strada che per anni se la giocava con le strade di calcutta, avendo avuto un estate per farlo, ma idea geniale: asfaltiamo la strada! Ma quando? Potrebbe rispondere un Estragone qualunque…”Il primo giorno di scuola”… Cosi è bello vedere i genitori imprecare gia alle 7:30 di mattina, il suono dei clacson, i parcheggi impossibili, le macchine parcheggiate in tripla fila (cit. Battiato) ma si può fare di più, anche all’uscita, bloccare la strada con un’asfaltatrice e deviare le innumerevoli macchine che arrivano nell’unica strada di fronte all’ingresso della scuola, dove i genitori sono costretti ad aspettare in mezzo alla strada, perchè ovviamente non si puo entrare nel cortile…
È veramente paradossale per chi si occupa di teatro come me, vivere realmente il teatro, il Teatro della vita, dove il capo cantiere alla
mia domanda meravigliata “ma asfaltate il primo giorno? “ da gran cerimoniere risponde, con l’arroganza di chi crede sempre di essere nel giusto risponde: “a ora ciuriemu u cantieri picchi accumincia a scola”… pausa, lungo silenzio, luci in dissolvenza.. buio… Un grazie sentito di cuore all Amministrazione comunale di Modica e all’assesore ai lavori pubblici (ironico e sarcastico ovviamente meglio specificare)…
Alessandro Romano
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