Ragusa - Gentilissimi giornalisti di Ragusanews,
con interesse leggo da qualche tempo la Vostra rubrica con lettere e disappunti dei cittadini ragusani e frequentatori delle nostre zone, i discorsi sono tanti e potrebbero dilungarsi, ma vorrei farvi vedere per puro paragone lo scontrino di una mattina di questo ultimo settimana scorso che ho ricevuto dopo la consumazione in un noto cafè a San Leone, noto luogo vacanziero nei pressi di Agrigento.
Eravamo in due e la consumazione riguardava 2 caffè, 2 cornetti medi, 1 genovese alla crema d'arancia, 4 bicchieri d'acqua al TAVOLO. Rileggendo ultima vostra pubblicazione, vorrei fare notare che il 20% non è riferito all'iva ma bensì al servizio al tavolo e erroneamente indicato da chi scrive. E' vero che il servizio al tavolo non sempre è richiesto e con percentuali molto diverse, che può più o meno non piacere.
I ristoratori della nostra zona credono di essere in una zona molto turistica, così da caricare intanto nei prezzi base e in percentuale aumenterà il conto finale se anche il servizio al tavolo andrà sommato, sarebbe opportuno abbassare la percentuale al tavolo e aggiungerei sapersi fare i conti e cambiare fornitori se i costi lievitano invece di scaricarli sui clienti.
L'obbligo di esporre i prezzi al pubblico è risaputo, e a questo dovrebbero provvedere i controlli che evidentemente sono scarsi. Chi si lamenta dei costi, io in primis, è bene che chieda prima di consumare direi e se non è d'accordo c'è una semplice soluzione, non consumare!
Buon lavoro di informazione a Ragusanews,
Mario Lauriano
Ragusa